di Andrea Arena

VITERBO – Lorenzo Ciorba rinuncia alla carica di presidente del collegio dei revisori dei conti. In una breve comunicazione, l'apprezzato professionista viterbese (e padre del presidente del consiglio comunale Marco, parentela che, benché non in conflitto d'interesse, aveva sollevato un vespaio di polemiche tra maggioranza e opposizione) ha dato l'annuncio ufficiale. ''Rinuncio – ha scritto Ciorba – pure essendo nella piena legittimità dell'assunzione dell'incarico. La mia decisione arriva in seguito ad una serie di attacchi politici e mediatici alla mia persona, attacchi che ledono la mia immagine e la integrità professionale. Evito così di intralciare l'attività amministrativa. Mi riservo di intraprendere comunque tutte le azioni per tutelare la mia immagine''.

Un passo indietro che fa onore all'uomo (se mai ci fosse stato bisogno di conferme) e che apre più di uno spiraglio alla soluzione della crisi a Palazzo dei priori, visto che la nomina di Ciorba era uno dei motivi del contendere all'interno del Partito democratico e della maggioranza.

Oggi intanto è saltata la conferenza dei capigruppo, visto che ad un certo punto è mancato il numero legale. Il capogruppo del Pd Francesco Serra ha consegnato formalmente al presidente il documebnto dello scorso 19 dicembre in cui sette consiglieri democratici sfiduciavano il sindaco. Poi è uscito, facendo appunto mancare il numero legale. Al gesto di Serra si debbono giocoforza sommare le dimissioni di Melissa Mongiardo (una dei sette) dalla prima commissione, già formalizzate, e quelle imminenenti di Arduino Troili dalla quarta. Restano al loro posto, invece, i due assessori di riferimento Perà e Troncarelli.

Non sono è stato deciso quindi il calendario dei prossimi consigli comunali, un'altra settimana di tempo per cercare di completare il puzzle della maggioranza. La prossima conferenza dei capigruppo è stata fissata per giovedì 21 alle ore 12.