ANNO 14 n° 118
Partono i lavori per il Camposcuola
L'annuncio del sindaco durante il consiglio straordinario sullo sport
13/09/2016 - 11:10

 

VITERBO - L'importante, si dice, è partecipare. Nè vincitori nè vinti nel consiglio comunale straordinario sullo sport, ma in compenso partono i lavori al Camposcuola. E di questi tempi è una notizia. Chiacchiere tante, risultati minimi nella seduta richiesta dalla minoranza che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto approfondire la situazione delle prospettive dello sport a Viterbo. Ma almeno per la pista di atletica il traguardo, forse, potrà essere tagliato. 
La storia recente la ripercorre Sergio Insogna, ex delegato allo sport del Comune, tra coloro che hanno richiesto la seduta straordinaria.  'Lo sport è un argomento importante vita cittadina, il sindaco lo sa. Lo sport è scuola di vita, un patrimonio che dovremmo amministrare in maniera attenta, precisa, puntuale. Nel 2013 il gruppo Oltre le mura mise a punto è presentò un documento per un progetto sportivo, il sindaco lo fece suo. Da delegato lo portai in commissione e fu approvato, poi al festival del volontariato ottenne anche l'ok delle società sportive. Il sindaco poi avrebbe dovuto chiamare a far parte del tavolo tecnico personalità di spicco dello sport'. E invece niente. 
'Tale documento doveva finire all'odg del consiglio - continua Insogna -. Io lo ritirai quando cambiarono determinate condizioni politiche. Quel documento non era un vangelo, certo, ma una strada da seguire, da percorrere insieme. Il dovere di ultimare l'iter sarebbe spettato al sindaco, a parole vicino allo sport ma nei fatti a mio avviso latitante. Io ho ripreso quel documento, ho cambiato le date e l'ho ripresentato: spunti da discutere ci sono'.  
Chiara Frontini chiede meno burocrazia per lo sport e di mettere mano al regolamento delle palestre, oltre alla valorizzazione delle eccellenze sportive del territorio. Claudio  Ubertini punta sulla necessità di programmare interventi sugli impianti, mentre Luigi Buzzi fa leva sulla mancanza di un delegato allo sport, così come Gianmaria Santucci. 
Interviene Livio Treta, 'il distruttore', indicato consigliere delegato allo sport da mesi ma mai nominato. finalmente documento ben articolato. 'Il biglietto da visita di Viterbo per lo sport è drammatico - afferma -. Pensiamo al Palamlè, concepito male dalla nascita: d'inverno è gelido, poi in primavera diventa invivibile per il caldo. Spendiamo centinaia di migliaia di euro per la manutenzione straordinaria, ma è inutile. Quest'anno vi giocherà la squadra di pallavolo in serie A, ma non potrà accendere i riscaldamenti perché costa troppo. Andrebbe buttato giù: prima va individuata l'area dove ricostruirlo, poi va fatta la variante urbanistica, presentato e approvato il progetto nuovo e poi a quel punto va buttato giù'. 
Prima di votare il documento di Insogna, modificato, il sindaco annuncia i lavori al Camposcuola, chiarendo, in risposta a Santucci, che 'di impianti sportivi se ne occupa un ufficio apposito, il dirigente è Celestini'. 'Per quanto riguarda il Camposcuola - afferma -, ci sono stati ritardi perché alla gara hanno partecipato moltissime ditte. Ora lo abbiamo assegnato definitivamente (ad una società di Agrigento, ndr). In settimana ci sarà la consegna dei lavori'. Poi il primo cittadino torna sull'attualità del consiglio. 'Il documento proposto nella prima parte è condivisibile - dice - ma bisogna integrare l'idea pittoresca e non reale che si possa fare sport in piazza senza impianti. Sono necessari. Al Palazzetto ho ereditato una situazione critica, per il campo d'atletica invece abbiamo finanziato 350mila euro per metterlo a posto. Per il Rocchi abbiamo dovuto correre e speso più di 15mila euro, altri 60mila sono stati spesi per il campo di Grotte. Lo sport va ragionato soprattutto in relazione agli impianti sportivi: servono soldi per adeguarli, perché sono decine e decine. In tre anni questa amministrazione ha speso quasi un milione di euro sull'impiantistica per renderla funzionale e onorevole per chi visita la città'. 
'Sono favorevole a delegare un consigliere - conclude -, ma non possiamo sacrificare lo sport sull'altare della delega. Su alcune situazioni, come per il Camposcuola, è stata necessaria la figura del sindaco per raggiungere i risultati'. 
Time out per valutare se votare il documento di Insogna, che in realtà aveva già in passato avuto l'ok dei consiglieri. Alla ripresa Treta riporta la proposta della maggioranza: la maggioranza è disposta a votare la prima parte del documento, come ordine del giorno. Insogna ritiene la richiesta accettabile. Si vota: l'odg passa a maggioranza, con il solo voto contrario di Gianluca De Dominicis, che sottolinea l'inutilità della seduta. Palla al centro, e che vinca il migliore. 

VITERBO - (e.c.) L'importante, si dice, è partecipare. Nè vincitori nè vinti nel consiglio comunale straordinario sullo sport, ma in compenso partono i lavori al Camposcuola. E di questi tempi è una notizia. Chiacchiere tante, risultati minimi nella seduta richiesta dalla minoranza che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto approfondire la situazione delle prospettive dello sport a Viterbo. Ma almeno per la pista di atletica il traguardo, forse, potrà essere tagliato. 

La storia recente la ripercorre Sergio Insogna, ex delegato allo sport del Comune, tra coloro che hanno richiesto la seduta straordinaria.  'Lo sport è un argomento importante vita cittadina, il sindaco lo sa. Lo sport è scuola di vita, un patrimonio che dovremmo amministrare in maniera attenta, precisa, puntuale. Nel 2013 il gruppo Oltre le mura mise a punto è presentò un documento per un progetto sportivo, il sindaco lo fece suo. Da delegato lo portai in commissione e fu approvato, poi al festival del volontariato ottenne anche l'ok delle società sportive. Il sindaco poi avrebbe dovuto chiamare a far parte del tavolo tecnico personalità di spicco dello sport'. E invece niente. 
'Tale documento doveva finire all'odg del consiglio - continua Insogna -. Io lo ritirai quando cambiarono determinate condizioni politiche. Quel documento non era un vangelo, certo, ma una strada da seguire, da percorrere insieme. Il dovere di ultimare l'iter sarebbe spettato al sindaco, a parole vicino allo sport ma nei fatti a mio avviso latitante. Io ho ripreso quel documento, ho cambiato le date e l'ho ripresentato: spunti da discutere ci sono'.  
Chiara Frontini chiede meno burocrazia per lo sport e di mettere mano al regolamento delle palestre, oltre alla valorizzazione delle eccellenze sportive del territorio. Claudio  Ubertini punta sulla necessità di programmare interventi sugli impianti, mentre Luigi Buzzi fa leva sulla mancanza di un delegato allo sport, così come Gianmaria Santucci.

Interviene Livio Treta, 'il distruttore', indicato consigliere delegato allo sport da mesi ma mai nominato. finalmente documento ben articolato. 'Il biglietto da visita di Viterbo per lo sport è drammatico - afferma -. Pensiamo al Palamlè, concepito male dalla nascita: d'inverno è gelido, poi in primavera diventa invivibile per il caldo. Spendiamo centinaia di migliaia di euro per la manutenzione straordinaria, ma è inutile. Quest'anno vi giocherà la squadra di pallavolo in serie A, ma non potrà accendere i riscaldamenti perché costa troppo. Andrebbe buttato giù: prima va individuata l'area dove ricostruirlo, poi va fatta la variante urbanistica, presentato e approvato il progetto nuovo e poi a quel punto va buttato giù'. 

Prima di votare il documento di Insogna, modificato, il sindaco annuncia i lavori al Camposcuola, chiarendo, in risposta a Santucci, che 'di impianti sportivi se ne occupa un ufficio apposito, il dirigente è Celestini'. 'Per quanto riguarda il Camposcuola - afferma -, ci sono stati ritardi perché alla gara hanno partecipato moltissime ditte. Ora lo abbiamo assegnato definitivamente (ad una società di Agrigento, ndr). In settimana ci sarà la consegna dei lavori'. Poi il primo cittadino torna sull'attualità del consiglio. 'Il documento proposto nella prima parte è condivisibile - dice - ma bisogna integrare l'idea pittoresca e non reale che si possa fare sport in piazza senza impianti. Sono necessari. Al Palazzetto ho ereditato una situazione critica, per il campo d'atletica invece abbiamo finanziato 350mila euro per metterlo a posto. Per il Rocchi abbiamo dovuto correre e speso più di 15mila euro, altri 60mila sono stati spesi per il campo di Grotte. Lo sport va ragionato soprattutto in relazione agli impianti sportivi: servono soldi per adeguarli, perché sono decine e decine. In tre anni questa amministrazione ha speso quasi un milione di euro sull'impiantistica per renderla funzionale e onorevole per chi visita la città'. 

'Sono favorevole a delegare un consigliere - conclude -, ma non possiamo sacrificare lo sport sull'altare della delega. Su alcune situazioni, come per il Camposcuola, è stata necessaria la figura del sindaco per raggiungere i risultati'.

Time out per valutare se votare il documento di Insogna, che in realtà aveva già in passato avuto l'ok dei consiglieri. Alla ripresa Treta riporta la proposta della maggioranza: la maggioranza è disposta a votare la prima parte del documento, come ordine del giorno. Insogna ritiene la richiesta accettabile. Si vota: l'odg passa a maggioranza, con il solo voto contrario di Gianluca De Dominicis, che sottolinea l'inutilità della seduta. Palla al centro, e che vinca il migliore. 





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