ANNO 14 n° 118
Mercoledì la riunione del gruppo
Serra cerca di tracciare una nuova rotta, sarà discusso un documento programmatico
22/02/2016 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Mercoledì è il giorno buono per la riunione del gruppo comunale del Partito Democratico. All’organizzazione dell’incontro sta lavorando Francesco Serra, che ha deciso di rinviare di qualche giorno il faccia a faccia tra i dodici consiglieri perché qualcuno di loro è fuori città per impegni professionali.

''Dovremo affrontare i nodi politici ancora esistenti, la situazione non è cambiata di molto'', è la dichiarazione di un Serra che si è attivato per il disgelo ma con la consapevolezza che il clima non è poi così mutato.

L’incontro di mercoledì, a una manciata di ore dal consiglio comunale convocato per venerdì 26 febbraio, rappresenta uno snodo centrale. Tra i membri del gruppo non corre buon sangue, soprattutto dopo una settantina di giorni di crisi dove gli animi sono stati lasciati a lacerare nella contrapposizione e nel rancore. Un dialogo spezzato con il documento di sfiducia consegnato dai sette al sindaco Leonardo Michelini il 19 dicembre e proseguito a suon di dichiarazioni sui giornali e partecipazioni a tavoli di partito, con i vertici romani, da posizioni contrapposte.

Mercoledì cercheranno di ritrovare un’intesa, partendo dalle idee e dalle cose da fare per la città. Il ''rientro'' in maggioranza dei sette, che passa per una ritrovata convivenza dentro al gruppo Pd, è figlio di una serie di constatazioni oggettive: il partito non ha affatto condiviso e gradito una prospettiva di caduta anticipata con conseguente ritorno alle urne a giugno e nessun big locale ha garantito ai sette una qualche copertura. Rimasti in sostanza soli sono stati spinti dalle vicende a togliere la freccia e tornare in corsia. Lo faranno con una posizione ancora più critica e attenta ma con la consapevolezza che questo è il loro destino. Un destino che però difficilmente si può immaginare ancora fermo sull’orizzonte della scadenza naturale del mandato nella primavera del 2018. Il vero banco di prova sarà rappresentato dal bilancio che in questi mesi dovrà essere predisposto e poi votato, al più tardi, in estate.

Dalla riunione di mercoledì, secondo i bene informati, dovrà uscire un documento concordato dai vari consiglieri. Un documento capace di mettere nero su bianco i contorni di un cammino da condividere: tra punti programmatici e prospettive amministrative da impostare. Poi venerdì il banco di prova della sala d’Ercole, dove vedremo se l’amministrazione Michelini sarà davvero in grado di presentare un nuovo volto o riproporre in farsa gli stessi problemi.





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