ANNO 14 n° 118
''Prima gli incontri con il pd, poi il vertice in maggioranza''
Michelini: ''Il consiglio di domani? Non temo sorprese''
02/03/2016 - 02:01

di Andrea Arena

VITERBO – Dove eravamo rimasti? Anzi, dov’erano rimasti? A venerdì scorso, sei dei sette dissidenti del Pd che tornano in consiglio comunale dopo 71 giorni di assenza, e dunque di crisi passiva. Il capogruppo Serra che si dimette, doglianze varie, l’imbocco di una strada che dovrebbe riportare se non alla pace almeno ad una convivenza civile in maggioranza. Ma prima bisognerebbe pure fare un vertice, annunciato dal sindaco Michelini già prima che la crisi si ricomponesse.

Sindaco, ha fissato questo vertice?

''Non ancora’’.

E cosa aspetta?

''Mi pare che prima il Pd si debba incontrare (oggi, ndr), dovrebbero anche eleggere il nuovo capogruppo, no? Anche i civici mi hanno detto che debbono vedersi. Poi ci sarà il vertice’’.

A cosa servirà?

''Spero a concordare una proposta che vada bene a tutte le anime della maggioranza’’.

Una proposta che, soprattutto, duri nel tempo, per non ritrovarsi di qui a qualche mese, o settimana, coi problemi di sempre.

''Per quanto mi riguarda, sono contento che sia passata finalmente l’idea che io non sono un politico. Non l’ho mai voluto essere: amministratore, quello sì, perché i viterbesi mi hanno scelto per questo, amministrare’’.

Ci è riuscito poco, negli ultimi tempi.

''Può darsi. Ma non possiamo nasconderci o tergiversare quando i segnali economici, intorno a noi, sono tutti positivi. Perciò, ritrovata un’intesa comune, bisogna fare. Non mi voglio essere imbavagliato dalla politica’’.

Quali segnali positivi vede, scusi?

''Diversi. Il project financing per le ex Terme Inps, per esempio, è indicativo del fatto che qualcosa, fermo da oltre vent’anni, si muova. C’è poi la sfida del Poggino: a dicembre abbiamo affidato ad un consorzio lo studio di un progetto di qualificazione dell’area, parlo di qualificazione perché non è mai stata fatto niente, lì’’.

Siamo agli spot?

''Assolutamente no. Per quanto riguarda il Poggino, che vogliamo trasformare in Apea, area produttiva ecologicamente attrezzata, abbiamo già avuto un incontro con gli imprenditori’’

Il Comune può far poco, dicono gli scettici.

''In termini strettamente economici forse sì, ma può fare molto per stimolare la concorrenza, una filosofia che a Viterbo comincia a prendere piede, e lo dimostrano quei giovani che coraggiosamente aprono le attività ogni giorno, ma anche altri esempi. Cito il Mercatino di Forte dei Marmi: quando venne l’ultima volta, alcuni commercianti si lamentarono per la concorrenza. Stavolta, due settimane fa, hanno studiato sinergie’’.

Senza citare Il Sole 24 ore, sennò glielo rinfacciano per i prossimi tre mesi, ci sono anche i dati sul turismo.

''Che abbiamo ricevuto ritoccati adesso. Le presenze con almeno un pernottamento nel 2015 non sono state 170mila, ma 185mila. Tante. E possono crescere ancora: la Tuscia può essere competitiva’’.

Ritornando alla politica, giovedì c’è consiglio. Teme altre sorprese?

''Non le metto in conto. Se ci dovessero essere, chi le farà se ne prenderà la responsabilità’’.





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