ANNO 14 n° 118
I capigruppo decidono i prossimi consigli
A mezzogiorno importante riunione per fissare il calendario
14/01/2016 - 02:01

VITERBO – Appuntamento per oggi a mezzogiorno, nell’ufficio di presidenza del consiglio comunale. Si riuniscono i capigruppo e all’ordine del giorno c’è il calendario dei prossimi consigli comunali. E scusate se è poco. Perché dalla definizione dei prossimi appuntamenti si capirà se l’amministrazione Michelini ha ancora un futuro oppure può danzare, in modo macabro, sulle note di un requiem.

Il passaggio di oggi era atteso. Qualcuno sostiene che il presidente del consiglio Ciorba (una figura istituzionale, al di là di come la si pensi o la si intorti) ha convocato la conferenza dei capigruppo proprio perché la crisi politica è sulla strada della soluzione (pacifica), s’intende. Insomma, se oggi dovesse essere fissato il primo consiglio del 2016 per giovedì prossimo, da qualche parte si è calcolato che per allora si sia trovato un accordo nel Pd, tra i sette consiglieri ‘’ribelli’’ (a proposito: andrà il capogruppo Serra o Mario Quintarelli?) e quelli di rito popolare fioroniano. E’ la versione più ottimistica. Un’altra corrente, invece, insinua che la guerra non guerreggiata (i sette infatti hanno sfiduciato Michelini soltanto ‘’a mezzo stampa’’, limitandosi a minacciare di voler disertare l’aula e non a votare la sfiducia all’amministrazione) sia ancora in corso, e che di soluzioni non se ne vedano proprio.

Altri ancora assicurano che la trattativa è in piedi, sul modello di una giunta a sei con assessori scelti soltanto tra quelli eletti alle elezioni del 2013. Un compromesso che farebbe comodo sia ai serra-panunziani, che così vedrebbero uscire dalla squadra di governo un fedelissimo del sindaco come Giacomo Barelli e il ‘’transfuga’’ (secondo loro) Delli Iaconi, sacrificando Sonia Perà. Tre non eletti, effettivamente. Ai fioroniani, invece, potrebbe andar bene perché conserverebbero Ciambella e Ricci, due fedelissimi dell’ex ministro finiti nel mirino proprio della parte più mancina del Pd. Voci, certo, come quelle che darebbero per imminenti le dimissioni – comunque vada a finire – di uno dei sette consiglieri, schifato (o schifata) dall’inattesa piega degli eventi.

Oggi, comunque, sapremo. Il calendario dei prossimi consigli, comunque, è funzionale anche a definire le riunioni delle varie commissioni consiliari permanenti. A loro volta bloccate in questa melma, tutta politica, che avvolge la macchina amministrativa. Come quel film, Blob, il fluido che uccide.





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