ANNO 14 n° 118
''I viterbesi scoperchino il Comune''
Le opposizioni sparano a zero sull'amministrazione Michelini
02/02/2016 - 18:18

VITERBO - ''Siamo ostaggio di questo sindaco, pensavamo che la conferenza stampa convocata servisse a Michelini per annunciare le dimissioni. Prendiamo atto che così non è e ci si ostina ad andare avanti con una specie di accanimento terapeutico'', questo il succo della foto di gruppo che scattano le minoranze.

Il contesto è quello di Palazzo dei Priori, nel giorno del consiglio comunale (il primo dopo quello funesto del 17 dicembre scorso) andato a vuoto per mancanza del numero legale e subito dopo le dichiarazioni del primo cittadino alla stampa. I consiglieri guardano i giornalisti convinti che Michelini si sia dimesso. Giulio Marini commenta: ''Ero pronto a scommettere dieci euro, le avrei perse''.

Allora fuoco alle polveri e a cannoneggiare l'amministrazione Michelini, o ciò che ne resta, intervengono a turno i capigruppo. Con loro anche il consigliere regionale Daniele Sabatini. ''E' stata certificata la fine di una maggioranza che non c'è più – l'ingresso in campo di Claudio Ubertini -. Oltre ai sette mancava anche Filippo Rossi, quindi la conta finale dice che sono rimasti in dodici. In estrema sintesi pensano di governare la città con meno consiglieri delle minoranze. Ci appelliamo alla città, ai viterbesi. Chiediamo loro di venire in consiglio comunale per far sentire a Michelini la pressione e fargli capire che deve andare a casa''.

Invito ribadito anche da Luigi Buzzi per Fratelli d'Italia: ''E' un grande giorno, finalmente siamo riusciti a tornare in consiglio e abbiamo certificato la disfatta della maggioranza. Questo consiglio è occupato da una maggioranza che non esiste”. Chiara Frontini (Viterbo2020) parla di “emergenza democratica''. ''Ci troviamo di fronte al blocco totale delle istituzioni, chiedo ai viterbesi di venire qui. E' arrivato il momento di fare quello che fecero i nostri avi, scoperchiare Palazzo dei Priori''.

Sergio Insogna parla a nome del Gal che chiede: ''Perché Michelini si ostina a rimanere su quella poltrona? Masochismo, incoscienza o qualcuno lo costringe a stare lì? Mi appello al coraggio e al buon senso dei sette. Li abbiamo rispettati dal primo minuti ma è ora di decidere da che parte stanno''.

Affonda Gianluca De Dominicis dei Cinque Stelle: ''Una crisi incomprensibile, è ora di finire questo teatro''. Vittorio Galati parla di ''totale mancanza di senso civico e rispetto per una città ridotta allo sbando''. Chiude il giro dei consiglieri comunali Gianmaria Santucci (Fondazione) ribattezzando il primo cittadino con il soprannome di ''Vinavil'': ''Ci troviamo sul Titanic e la discussione tra i 13 e i 7 è diventata ridicola. Non si capisce perché Michelini continua a rimanere lì, se non per interessi politici personali. I sette decidano cosa fare e lo stesso devono fare i due assessori di riferimento''.

Quando vengono informati dai giornalisti che il sindaco ha ritenuto il loro comportamento, delle minoranze, irresponsabile; accusandoli di bloccare la città, scoppia il boato. 'Per governare devono essere in 17, oppure chiudano questa esperienza''. Giulio Marini replica a distanza a quanto dichiarato poco prima dall'assessore Ricci in conferenza. ''Ricci racconta che il Pd tenne il numero legale alla mia maggioranza quando approvammo il Plus? E' falso. Lo tennero su una pratica che riguardava l'esproprio delle cucine del vecchio ospedale. Se non lo avessero fatto avrei trovato altre strade per quella pratica''.

Sabatini dà la prospettiva romana su Viterbo: ''Gli uomini di Guerini, di Melilli e il commissario Pd Orfini sanno della crisi e trattano il capoluogo della Tuscia come lo zimbello del Lazio. L'amministrazione Michelini ha perso in questi giorni la possibilità di partecipare a diversi bandi e iniziative regionali su ambiente, lavori pubblici, trasporti, rsa ed edilizia sociale. Questo è da irresponsabili''.





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