ANNO 14 n° 118
Fioroni: ''Perché sono esplosi quando si sono toccati i rifiuti?''
Il deputato: ''La sinistra Pd ha scatenato la guerra dopo l'annuncio dell'uscita
di Vannini e della fine del contratto di Viterbo Ambiente. Coincidenza curiosa''
20/12/2015 - 20:23

di Andrea Arena

VITERBO – La colpa è dei comunisti. E i comunisti non mangiano solo i bambini, ma evidentemente anche altro: ''Quando il sindaco Michelini ha rimosso l'assessore Vannini e ha annunciato la rescissione del contratto con Viterbo Ambiente, è scoppiata la guerra atomica. Io conosco le vicende di Mafia Capitale, perché leggo i giornali e i giornali pubblicano le carte: be', abbiamo scoperto certi meccanismi, come funzionavano le cose. Ora non credo che a Viterbo sia successo questo con l'allontanamento di Vannini e la reazione del Pd comunista, ma è una coincidenza straordinaria, e che fa pensare''. Firmato Giuseppe Fioroni, a metà il Muso duro di Pierangelo Bertoli e il Nessun Dorma, le due colonne sonore dell'incontro di stasera. In un albergo di San Martino al Cimino, dove ha chiamato a raccolta gli amici, gli appassionati, e tanti amministratori della provincia per gli auguri natalizia. Giusto per rinforzare il concetto, e per collocare la crisi in Comune in una posizione precisa, Fioroni aggiunge: ''E Mafia Capitale ha scoperchiato il ruolo di giornalisti, di certi giornalisti, nello scrivere o non scrivere notizie comode e notizie scomode''.

La gente c'è, non si sa se per gli auguri, per fare quadrato intorno al sindaco Michelini, o magari per esorcizzare la paura che l'amministrazione venga giù. L'ultima notizia arrivata prima di entrare in sala, per capirci, è quella delle dimissioni dell'assessore Sonia Perà (Pd, nominata – e non eletta – in quota Panunzi).

Ci pensa Fioroni a dettare la linea, rivolgendosi al primo cittadino: ''Andremo avanti con Michelini. E se proprio te vonno manda' a casa, votino la sfiducia, ci mettano la faccia e si facciano un esame di coscienza. Vorrà dire che torneranno con la destra: con Gabbianelli che era bravo e con Marini che era meno bravo. Con quella destra con cui oggi fanno un asse neanche troppo occulto: ci dicono che questa amministrazione è di destra, ma dove? Renzi governa con Alfano, il Nuovo Centrodestra, e Verdini. E a Viterbo? Moricoli e Ciorba, da sempre vicini agli ultimi, Barelli, Treta presidente del Coni stimato per vent'anni. E gli assessori: quelli che lavorano sono del Pd, del Pd moderato, Ricci, la Ciambella, oppure una civica come la Saraconi. Loro ne hanno voluti tre, cosa pretendono ancora?''. I tre, per la cronaca, sono zero: dopo la Perà, alle sette della sera si dimette anche la Troncarelli, mentre Delli Iaconi sta proprio qui, a San Martino, con un nuovo cappotto su misura.

Michelini prende la parola tra gli applausi, e dice ''mi auguro di arrivare fino al 2018'', ma intanto l'amministrazione sta venendo giù, un crollo lento fino al prossimo consiglio comunale (subito dopo Natale) oppure prima, se il sindaco dovesse ripensarci e dimettersi.

Per l'ex ministro, i problemi del centrosinistra viterbese sono strutturali: ''Qui il Pd non è mai nato, ci sono ancora i comunisti, quelli che hanno sempre perso, quelli che hanno le tessere ma non i voti. Quelli che senza i moderati non vincevano mai e non vinceranno più. Egidi? Lo conosco da quando era piccolo, peccato che non si sia candidato, perché così avremmo visto quanto pesa in termini di preferenze. Di certo, da segretario provinciale e responsabile degli Enti locali del partito nel Lazio, quindi è pagato con i soldi delle nostre tessere. Se vuole far cascare l'amministrazione si accomodi, ma si dimetta''.

Poi il caso Vannini, la scintilla che sta facendo saltare il banco di Palazzo dei priori per i fioroniani (''Fioroniani? Lo dicono con sprezzo, come si diceva ebreo o negro, manca solo che ci costringano a indossare dei segni di riconoscimento, che ci marchino''). ''L'allontanamento dell'assessore, un atto che rientra nelle prerogative del sindaco – attacca Fioroni – ha provocato questa crisi. Quando se ne andò Fersini, o la Zucchi, non fecero una piega. E che un mese fa votarono senza indugi la fiducia a Michelini: mi ricordo ancora l'arringa di Serra, splendida, sembrava dopato. Ora invece scatenano un pandemonio, proprio quando si parla di rescindere il contratto con Viterbo Ambiente, coincidenza curiosa. E che spinge questi signori a far saltare il patto di fiducia che hanno sottoscritto coi cittadini. E' inutuile illudere che sia stata la fondazione dei Moderati e riformisti, una formazione che già c'era e che ha consentito sia l'elezione di Michelini sia quella di Mazzola in Provincia''. Non era una novità, insomma.

Un ultimo riferimento a Panunzi: ''Non penso e non voglio pensare che Enrico sia a conoscenza di queste mosse. Lui non tradirebbe quei cittadini che lo hanno votato e gli hanno consentito di essere eletto alla Pisana. Perché lui sta lì anche grazie a voi…'' Applausi.

Poi parla Michelini, ''uomo libero e perciò ha creato difficoltà al potere di quelle famiglie viterbesi che non si sono viste rispondere al telefono, che hanno visto rifiutare convocazioni e richieste''. Michelini libero, Fioroni stopper, mentre le dimissioni si susseguono, e gli ottimisti si assottigliano. Nonostante gli auguri, nonostante il Natale.





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