di Andrea Arena

VITERBO – ''La facessero finita con questo terrorismo mediatico, che non mette più paura a nessuno. E Francesco Serra può dormire sonni tranquilli''. Chicco Moltoni (Gal) interviene sulla bocciatura della nomina del revisori dei conti in Comune, e contrattacca.

''Intanto- dice il consigliere comunale di opposizione, che votò contro la nomina del nuovo collegio – non vedo problemi di paralisi per la macchina comunale. I revisori dei conti in carica possono continuare a lavorare fino alle nuove nomine, come è sempre successo e continua a succedere altrove. E poi, come ha fatto notare il mio collega e amico Sergio Insogna, la maggioranza avrebbe potuto eleggersi i revisori da soli, quel giovedì 17 dicembre, se solo i consiglieri fioroniani e i civici si fossero presentati in aula''. Già, perché pallottoliere alla mano, i voti a favore sarebbero stati 13 (sindaco compreso) e quelli contrari o gli astenuti 12. Peccato che quel giorno fioroniani e civici abbiano disertato la sala d'Ercole, agevolando così la bocciatura della delibera e dando il via, indirettamente, alla crisi dell'amministrazione Michelini, che ancora continua.

''Allora, dico alla maggioranza di tornare in aula e di votare quella delibera, se hanno i numeri e il coraggio di farlo – prosegue Moltoni – Se invece i problemi sono altri, lo dicessero chiaramente. Sostengono che esistano dei pareri? Li portino, li facciano vedere, e spieghino anche la provenienza e l'autorevolezza di chi li ha fatti…''

C'è una tesi che sostiene che chi ha votato contro la nomina rischia ripercussioni, Moltoni non ci crede: ''Era un voto politico, e lo abbiamo motivato politicamente – spiega l'esponente del Gal – Non vedo dove sia il problema. Personalmente ritenevo e ritengo che non sia opportuno che il padre del presidente del consiglio diventi presidente dei revisori dei conti del Comune, sono cose che si vedono soltanto a Viterbo. Ciorba senior semmai avrebbe dovuto ritirare la sua candidatura per evitare che si arrivasse a questo punto. Il resto mi sembrano soltanto minacce. Perciò dico all'amico Serra di andare avanti e di stare tranquillo''.