VITERBO – (An. Ar.) Pronti e via, la prima commissione inizia e finisce in amen. Ci sono i numeri, cioè le presenze, per cominciare, ma non per affrontare l'unico punto all'ordine del giorno, l'elezione di presidente e vicepresidente, per discutere i quali servivano due terzi dei consiglieri presenti. Che non ci sono.

In aula, tutta la minoranza (ormai sempre più maggioranza) e, per la maggioranza, Simoni e Moricoli (con De Alexandris e Treta e Tofani in aula ma senza potere di firma. Mancavano i vari Cappetti, Mongiardo (presidente uscente), Volpi e Troili. Tutti ancora in attesa di risolvere i problemi all'interno del Pd (mercoledì c'è il gruppo).

Ecco allora che il vicepresidente pro tempore Elpidio Micci, non può far altro che porendere atto della situazione e, prima di sciogliere la commissione, annunciare: ''E' la seconda volta che convoco l'assemblea e che non si riesce a fare niente. Abbiamo tanti punti all'ordine del giorno da evadere e non ci si riesce. Rimetterò il mio mandato perché non si può più andare avanti così''.

In aula anche i comitati per il referendum sull'acqua pubblica: entro il 28 febbraio il Comune deve dire qualcosa a proposito.