ANNO 14 n° 118
Un documento a sostegno di Michelini
L'Unione comunale del Pd pronta a far quadrato intorno al sindaco
01/01/2016 - 02:00

VITERBO – (An. Ar.) Tutto congelato fino a dopo la Befana, o magari fino a dopo lunedì 11 gennaio? Così dicono eppure, intorno alla crisi in maggioranza di Palazzo dei priori, continuano a muoversi azioni e iniziative. L’ultima è quella a cui sta lavorando l’Unione comunale, pronta a firmare un documento di sostegno incondizionato al sindaco e alla sua amministrazione. Una mozione di fiducia (al contrario di quella di sfiducia, che finora soltanto la minoranza è riuscita a portare in consiglio comunale) firmata e tesa a rafforzare l’operato del sindaco (in crescita nelle ultime settimane, a botte di delibere di giunta), ad affiancare la linea dei civici (Moderati e riformisti e, da ultima Viva Viterbo) sulle cose da fare e quelle da evitare. Le chiacchiere, per esempio.

In tutto questo i sette consiglieri ribelli continuano a sostenere di non voler più appoggiare l’amministrazione Michelini (rischiando di pagarne anche le conseguenze, con eventuali provvedimenti da parte del Partito democratico), mentre un assessore plurivotata come Alessandra Troncarelli ha già cambiato posizione, annunciando di tornare in giunta. Un segnale? Una semplice manifestazione di buona volontà? Oppure l’obbedienza che si deve ai dettami del segretario regionale del partito, quel Fabio Melilli che appena qualche giorno fa ha invitato Troncarelli e l’altra assessora d’area (la non votata Perà) a rimanere al loro posto? Staremo a vedere.

Di certo, l’unica via d’uscita sembra essere la trattativa, una trattativa tattica (ma non strategica), per allungare la vita all’esperienza amministrativa e salvare il salvabile, a partire dalla faccia e poi magari anche dalle chances di ricandidatura delle singole figure. Il pressing a tutto campo dei fioroniani – in maggioranza nell’Unione comunale e nell’assemblea del Pd - invece, mira ad isolare i sette ribelli. Che però restano maggioranza nel gruppo consigliare. Così come restano equilibrati i rispettivi padrini: se qualcuno vede in Tramontana un alleato per l’ala popolare, ecco che Melilli (tra l’altro candidabile nello stesso collegio di Fioroni, con l’Italicum) potrebbe riportare in parità i giochi.





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