ANNO 14 n° 118
''Ma quali Moderati e riformisti , questi sono modesti e riformati''
Opposizione scatenata dopo il consiglio comunale: ''Michelini si dimetta subito''
17/12/2015 - 19:59

di Andrea Arena

VITERBO – ''Ma quali moderati e riformisti? Questi sono modesti e riformati''. L'anagramma – da voto 10 – è di Sergio Insogna, l'enigmista. Minoranza scatenata, giustamente. Alla fine del consiglio comunale – dove in effetti la minoranza stessa era, numeri alla mano, maggioranza – è arrivata la conferenza stampa ''volante''. Ormai un classico dopo i momenti critici dell'amministrazione. Nella sala della giunta c'erano tutti i rappresentanti dell'opposizione, armati fino ai denti per centrare l'orso del luna park, vale a dire Michelini.

Attacca Vittorio Galati (Gruppo Misto): ''Ragazzi, qui siamo al nulla cosmico. La città è totalmente abbandonata, le frazioni pure. Neanche l'albero di Natale hanno messo…''. E solidarietà all'assessore in uscita Vannini: ''Ha detto le cose come stanno''.

''La maggioranza è esplosa – concordano Ubertini, Forza Italia, e Santucci, Fondazione – E sia chiaro che oggi non è nata una nuova opposizione, noi restiamo per conto nostro, i problemi sono tutti loro, al loro interno. E' stato fondato un nuovo gruppo, con Moricoli componente, e poi arrivano comunicati a nome di quel gruppo ma firmati da un altro consigliere. Francamente non li seguiamo più''. Poi Santucci va addirittura oltre, varca il Rubicone: ''Il sindaco deve dimettersi stasera – dice – Si dimetta e verifichi come da legge se in questi venti giorni ha ancora una maggioranza. E' una questione di responsabilità nei confronti delle istituzioni''. Dimissioni chieste anche da Chiara Frontini: ''Sono andati a sbattere a duecento all'ora…''. E Marini: ''Nel luglio del 2012 mi bocciarono il bilancio, da sindaco andai in aula ed esposi le cose. Michelini

Luigi Maria Buzzi (Fratelli d'Italia), invece, sottolinea la responsabilità della minoranza: ''Oggi il consiglio ha funzionato grazie a noi. Abbiamo iniziato in orario, e non succedeva da tempo immemorabile, e poi abbiamo discusso''.

Unica voce fuori dal coro è Taborri, sul filo del paradosso: ''Non voglio le dimissioni di Michelini – dice ironicamente – Continuino così, si squaglieranno come neve al sole. E poi assistiamo ad una commedia molto divertente, per la quale di solito si paga un biglietto e che invece qui è gratis...''





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