ANNO 14 n° 117
Centro, chiusura graduale e imminente
Dal consiglio una data certa ancora non emerge, ma Michelini ribadisce la volontà di limitare il traffico veicolare. Bocciati gli odg dell'opposizione
30/08/2016 - 12:34

VITERBO - (e.c) La chiusura del centro sarà graduale e partirà a breve, mentre anche l'apertura degli ascensori è da considerarsi imminente. Almeno secondo l'assessore ai Lavori pubblici Alvaro Ricci e il sindaco Leonardo Michelini. Ma una data precisa ancora non c'è. Quindi niente di nuovo sotto il sole. Nessuna novità di rilievo, se non un ribadire le intenzioni chiare del Comune, sulle limitazioni al traffico veicolare nel centro storico è emersa questa mattina dal consiglio comunale straordinario, chiesto dalla minoranza proprio sul centro storico e svoltosi a Palazzo dei Priori. 

L'apertura degli interventi spetta a Gianmaria Santucci, che svela come di notte in centro ci siano persone che si divertono a cimentarsi in un nuovo sport: la corsa sui cofani delle macchine. Una sorta di Spartan Race alla viterbese. ''Gli impegni e il cronoprogramma sul centro storico non sono stati rispettati - accusa -. La rotazione deleghe e dirigenti non ha portato a risultati positivi: nel primo anno e mezzo avete seguito una strada, poi quella opposta. Sul centro storico regna la confusione, attuate un percorso non condiviso, fatto solo di grandi annunci e pochi fatti. Alcune cose, assessore Ricci, andavano chiarite: prenda atto che l'amministrazione non la segue. Dite che il centro prima o poi lo chiuderete, ma a tutte le ore del giorno e della notte circolano le macchine. Di notte ci sono bande di persone che giocano a saltare sui cofani delle automobili. Chiudere il traffico all'altezza di via Annio, poi, è una pazzia: imbottigliate la gente con le auto, create camere a gas. Per non parlare degli ascensori, che restano ancora chiusi: se non li apre a Santa Rosa quando li apre, il 16 ottobre? A meno che non abbiate in animo di portare a Viterbo la sagra delle castagne, a che serve? C'è un senso diffuso di abbandono di opere avviate e mai aperte che è preoccupante''.

Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda anche De Dominicis, Marini e Buzzi. Frontini sottolinea come la situazione attuale sia ''il fallimento della politica degli ultimi 20 anni - afferma -, ma anche un'occasione persa da parte della giunta Michelini. Quando i soldi per gli investimenti c'erano, si è pensato alle lottizzazioni delocalizzate fuori dalle mura e non a dialogare coi commercianti per la chiusura del centro. Oggi i soldi non ci sono più e l'opinione pubblica è spaccata in due tra chi vuole chiudere e chi no, una lotta moderna tra guelfi e ghibellini''. Per Ubertini bisogna invece ripartire ''dal ripopolamento del centro storico, sennò è inutile. Siamo rassegnati, perché di centro se ne parla e basta. Anche l'ultimo treno del Plus lo abbiamo perso, dopo tutto questo tempo gli ascensori sono ancora fermi. Credere che il centro così possa essere rivitalizzato è un sogno. Siete qui da tre anni e mezzo, avevate sul tavolo diversi spunti, ma i risultati sono zero. È' stato un errore dopo un anno e mezzo cambiare l'assessore al centro storico, anche perché Ricci aveva avviato un percorso condiviso mentre la Saraconi ha cambiato completamente rotta. Dopo tre anni e mezzo ancora parlate di tavoli, di osservatori, e intanto i negozi sono tutti chiusi. I problemi nascono negli anni '80 quando furono autorizzati due centri commerciali a 300 metri dalle porte della città, che hanno spopolato un centro che è in coma irreversibile, un morto che cammina. Senza residenti, senza commercianti, che cosa rivitalizzi? Avete fatto blitz di notte nella case della gente, con metodi discutibili, ma a cosa ha portato tutto questo? Da settimane non si sente più parlare di nulla. Dovete riportare la gente in centro, ripartiamo dal ripopolamento. I masterplan non bastano. Sennò il centro muore, e infatti sta morendo''.

Insogna si infervora con l'assessore Saraconi perché il regolamento sul centro storico è a suo avviso rimasto inattuato. Troili invece sostiene che si debba parlare di centri storici e non di un solo centro storico, ''perché anche Bagnaia lo è''. Della stessa idea anche Paolo Simoni, per cui in centro vanno fatte delle differenziazioni: ''Via Cavour, per esempio, è in salita - spiega -, mentre Corso Italia è in piano''. De Alexandris riporta invece le rimostranze dei residenti per il chiasso notturno in centro e chiede più controlli dopo l'orario di chiusura.

Si passa alle repliche di primo cittadino e assessori. ''Questa amministrazione vuole chiudere il centro storico alle auto - chiarisce senza ombra di dubbio il sindaco Michelini -, mentre negli odg della minoranza non è chiaro che cosa si voglia fare, dato che in quello di De Dominicis si chiede di rivedere il piano del traffico mentre quello di Santucci chiede di non chiudere Porta Romana e di prevedere il doppio senso a Valle Faul, che peraltro già c'è''. Michelini è ottimista sulla buona riuscita del progetto di chiusura. ''I dati sul turismo sono confortanti - aggiunge - l'incremento di oltre il 20% di tassa di soggiorno nei primi 4 mesi del 2016 è un buon segnale. Il centro va ripensato per forza attraverso una progressiva chiusura alle auto, come deciso da questa amministrazione. Iniziamo con una chiusura parziale, senza togliere nulla ai residenti. Nessuno in passato ha trovato soluzioni a questo problema, e da imprenditore prima che da sindaco dico che le situazioni del passato non sono più attuabili, da nessuna parte''.

L'assessore Ricci ripercorre i passaggi, dal 2013 a oggi, per le limitazioni alla viabilità in centro. ''Siamo in ritardo, è vero - ammette il referente dei Lavori pubblici -, ma l'incendio dei varchi di ottobre 2015 ha ritardato di un anno la chiusura e fatto spendere al Comune altri soldi. Non deve essere un alibi, ma questa è la verità. A fine luglio sono stati ripristinati varchi e messa adeguata segnalazione. Non mi sbilancio sulle date, ma mi auguro che la chiusura sia imminente. E mi auguro che tutto il consiglio difenda questa scelta. Procediamo per moduli a diminuire la circolazione veicolare. Se non si inverte via Annio non è possibile chiudere, non ci sono alternative. Includiamo nella ztl via San Lorenzo, che prima non era prevista. Le ripercussioni per i residenti saranno positive, perché loro potranno entrare quando vogliono e a qualsiasi ora. Partiamo con l'orario 10,30-13 e 15-20, con speciale orario serale in estate. Posto per parcheggiare al Sacrario c'è sempre, se non basta ne faremo altri, ma al momento è sufficiente. Inoltre, abbiamo rimodulato il project financing per altri due parcheggi, uno alle Fortezze è uno in piazza della Rocca''. 

Anche per gli ascensori, per Ricci siamo in dirittura d'arrivo. ''Stiamo lavorando affinché vengano aperti presto - dice -, il percorso per uno dei due è già concluso. Ho paura a dire date perché ogni volta poi è uscito fuori qualche impedimento. Per l'altro invece si sono sovrapposte norme per interventi indispensabili. Anche qui però la situazione risolta, la ditta ha ordinato il pezzo mancante che ci ha portato a ritardare''. Idem per il Tpl. ''Ci sono due circolari elettriche che attraversano il centro - svela -. Passi avanti notevoli ne sono stati fatti. Approviamo il piano il prima possibile per delocalizzare il capolinea dal Sacrario, dato che il 3 settembre verrà inaugurata la pensilina. Il 28 dicembre non ci furono inaugurazioni, solo una comunicazione obbligatoria prevista dal Plus a fine lavori. In 15 mesi mesi sono stati spesi dieci milioni di euro in interventi. Si poteva fare tutto prima e meglio? Certo. Ma il lavoro fatto è positivo. Un lavoro - conclude - che non va in conflitto con quello che sta facendo l'assessore Saraconi''. La quale chiarisce che l'indirizzo dell'amministrazione è sempre stato lo stesso. E il masterplan, condiviso con gli operatori del centro, ne è la dimostrazione. ''Uno strumento che nasce dal basso - afferma -, testato con oltre 40 associazioni che fanno parte dell'osservatorio. Non è un'occasione persa, lo sarà solo se a fine mandato non avremo consegnato niente alla città''.

L'assessore Perà si focalizza invece su San Pellegrino, per cui auspica soluzioni condivise, poi chiarisce che sarà impossibile spostare il mercato del Sacrario a via Marconi. ''Ci sono 99 operatori - spiega -, sono molti. Bisogna trovare un'area alternativa adeguata. Si dovrà anche poi provvedere alle riassegnazioni, la prossima settimana al riguardo avremo chiarimenti da parte della Regione sui criteri. Se gli operatori saranno di meno si potrà pensare a via Marconi, se confermano il numero attuale invece sarà impossibile. Gli uffici stanno studiando, anche per quanto riguarda i mercato rionali''. Gli studi degli anni precedenti avevano in realtà evidenziato come per lo spostamento del mercato Valle Faul fosse l'unica opzione possibile. 

In finale di seduta la maggioranza propone modifiche agli odg di De Dominicis e Santucci, non accettate dalla minoranza. Si vota. Odg bocciati dalla maggioranza e tutti a pranzo. Gradualmente.





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