ANNO 14 n° 89
Il gip ha deciso: in 7 restano in carcere
In libertà tornano gli arrestati ai domiciliari; Luciano Cardoni
sottoposto all'obbligo di firma
30/11/2012 - 14:50

di Alessia Serangeli

 

VITERBO - La cortina di silenzio si spezza, gli indagati parlano e, consecutio, le posizioni cambiano. Prima ancora che nelle esigenze cautelari, nei ruoli che, ognuno di loro, ricopriva nell'ambito dell'ingegnoso sistema messo in atto per spartire gli appalti pubblici di mezza provincia viterbese. Per qualcuno, quindi, la sussistenza della misura cautelare viene meno.

Come già anticipato, questa mattina sono arrivati i pareri dei pm Stefano D'Arma e Fabrizio Tucci e il gip Franca Marinelli ha emesso il responso circa le richieste di scarcerazione avanzate dai tredici arrestati, già sottoposti ad interrogatorio di garanzia.

In carcere restano: il funzionario del Genio civile Roberto Lanzi, il sindaco di Graffignano Adriano Santori, e gli imprenditori Gianfranco Chiavarino, Roberto Tommasetti, Gabriela Annesi, Fabrizio Giraldo e Luca Amedeo Girotti. Tornano invece in libertà gli indagati ai domiciliari, e quindi: Angelo Anselmi, Stefano Nicolai e Marcello Rossi.

Ai domiciliari Daniela Chiavarino e la new entry dell'inchiesta, Giuliano Bilancini; sottoposto, infine, all'obbligo di firma l'assessore di Graffignano Luciano Cardoni.  

(segue)





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