ANNO 14 n° 119
Appalti truccati, l'inchiesta va avanti
Possibili nuovi interrogatori; a giorni il pronunciamento del gip sulle istanze
30/10/2012 - 04:00

VITERBO – Mentre tra oggi e domani dovrebbe arrivare sulla scrivania del gip il parere dei pm relativamente alle istanze presentate dagli avvocati dei dodici arrestati e già sottoposti ad interrogatorio di garanzia, l’inchiesta “Genio e sregolatezza” prosegue spedita. 

Le indagini sulle gare d’appalto pilotate, infatti, sono tutt’altro che concluse: prima di tutto è altamente possibile che, a partire dai prossimi giorni, altre persone saranno sentite dagli organi inquirenti. Si tratta, in particolare, di soggetti il cui ruolo è stato determinante per l’affidamento degli appalti ma la cui identità non è ancora conosciuta. 

Ricordiamo che, in totale, sono cinquantuno le persone iscritte sul registro delle informazioni di reato. A tutti i sessantre indagati le accuse contestate a vario titolo sono: corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio.

Reati che sarebbero stati commessi tra il 2009 al maggio 2012; mese in cui tutti gli indagati erano stati messi al corrente del fascicolo aperto nei loro confronti. E non per via di una fuga di notizie, ma semplicemente perché gli era stato notificato l’avviso di proroga delle indagini. 

Come accennato all’inizio, invece, gli arrestati (nove in carcere e tre in regime di detenzione domiciliare) hanno già sostenuto l’interrogatorio di garanzia, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Ad eccezione dell’imprenditore viterbese Angelo Anselmi e del vicesindaco del Comune di Graffignano, Luciano Cardoni, che, invece, hanno sostenuto il confronto con il giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli. 

Mentre tutti o quasi gli avvocati difensori hanno manifestato l’intenzione di ricorrere al tribunale del Riesame, alcuni hanno già presentato istanza di revoca (o sostituzione) delle misure cautelari. Su queste, sentito il parere dei sostituti titolari del fascicolo Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci, sarà compito del gip Marinelli pronunciarsi. Dal momento della consegna, il magistrato avrà cinque giorni di tempo per esaminarle e decidere.





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