ANNO 14 n° 120
I giudici del Riesame prendono tempo
Ieri l'udienza per il secondo gruppo di arrestati: il collegio ha dieci giorni di tempo per pronunciarsi
15/12/2012 - 04:00

VITERBO – Dieci giorni. Questo il tempo che i giudici del Tribunale della Libertà di Roma hanno a disposizione per pronunciarsi sui ricorsi di Riesame presentati dalle difese del secondo gruppo di arrestati e discussi ieri mattina.

In aula gli avvocati dei funzionari del Genio civile Roberto Lanzi e Gabriela Annesi, del sindaco di Graffignano Adriano Santori e degli imprenditori di Celleno Gianfranco e Daniela Chiavarino, padre e figlia. Mentre i primi tre si trovano in regime di detenzione carceraria, ai Chiavarino il giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli aveva concesso gli arresti domiciliari, dopo gli interrogatori sostenuti anche davanti ai pubblici ministeri Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci, titolari del fascicolo “Genio e sregolatezza”.

Durante la seduta di ieri (cui non hanno preso parte i pm che, comunque, hanno provveduto ad inviare una memoria al collegio romano), i legali hanno argomentato circa l’insussistenza delle esigenze cautelari per i loro assistiti e, ovviamente, sono tornati a ribadire che “l’ordinanza del gip è un mero copia-incolla rispetto alle richieste dei pm”.

Cavallo di battaglia delle difese che, a quanto pare, non convince più i giudici capitolini. Ieri l’altro, infatti, aveva rigettato i ricorsi di sei ricorsi su sette (erano stati discussi lunedì): Roberto Tommasetti, Luca Amedeo Girotti e Fabrizio Giraldo restano a Mammagialla; mentre Giuliano Bilancini è stato scarcerato e mandato a casa ai domiciliari. Quanto a Marcello Rossi ed Angelo Anselmi, invece, i loro ricorsi sono stati dichiarati inammissibili dal Riesame perché tornati in libertà subito dopo l’interrogatorio di garanzia.

Adesso, come anticipato all’inizio, il Riesame ha dieci giorni di tempo per stabilire se confermare le misure disposte dal gip Marinelli o attenuarle come chiesto dagli avvocati. E’ molto probabile, tuttavia, che la decisione arrivi molto prima rispetto alla scadenza dei termini previsti.





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