ANNO 14 n° 120
Il “genio” Roberto Lanzi resta in carcere
Per il gip Franca Marinelli permangono tutte le esigenze cautelari
05/01/2013 - 11:41

VITERBO – (ale.s.) Niente da fare per Roberto Lanzi: il funzionario del Genio civile considerato il deus ex machina di appaltopoli resta dietro le sbarre del penitenziario viterbese.

A deciderlo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo Franca Marinelli, che ha respinto l'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa di Lanzi.

Il funzionario, del resto, è l'unico tra tutti i dodici arrestati durante il blitz del 23 novembre scorso, a non aver rotto il silenzio. E, non avendo nemmeno tentato di spiegare la propria posizione, è evidente che per il gip le esigenze di custodia cautelare rimangono tali e quali a quelle riportate nero su bianco nell'ordinanza.

Sempre la dottoressa Marinelli ha invece concesso il permesso di recarsi sul posto di lavoro dalle 8,30 alle 13,30 all'imprenditore di Celleno Domenico Chiavarino, agli arresti domiciliari ormai da un paio di settimane.

Anche all'imprenditore tarquiniese Luca Amedeo Girotti, infine, sono stati accordati i domiciliari insieme a permessi sanitari per motivi di salute.





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