ANNO 14 n° 120
Gli indagati tornano in carcere
La Procura spicca nuove ordinanze di custodia cautelare; spunta un altro nome
23/11/2012 - 08:10

VITERBO - Sono state di nuovo arrestate dalla Guardia Forestale di Viterbo le 12 persone coinvolte in un giro di appalti truccati e già finite in cella il 23 ottobre scorso. I 12 erano poi stati rimessi in libertà dal Tribunale del riesame per un 'vizio di forma'. Nella raffica d'arresti, eseguiti questa mattina, c'é un nome in più: l'imprenditore Giuliano Bilancini, di Ischia di Castro, bloccato in Toscana. Nove sono rinchiusi nelle carceri di Viterbo e Civitavecchia, mentre a quattro sono stati concessi i domiciliari.

Sono tutti accusati, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio. Secondo quanto si è appreso, nei loro confronti sta per essere ipotizzato anche il reato di associazione per delinquere.

In carcere sono finiti i funzionari del genio civile Roberto Lanzi e Gabriela Annesi, ritenuti le “menti” dell’organizzazione, il sindaco di Graffignano Adriano Santori, gli imprenditori Roberto Tomassetti, Luca Amedeo Girotti, Fabrizio Giraldo, Gianfranco Chiavarino e la figlia Daniela, e Giuliano Bilancini. Sono stati invece posti, come un mese fa, l’assessore del comune di Graffignano Luciano Cardoni e gli imprenditori Angelo Anselmi, Stefano Nicolai e Marcello Rossi.

Nella stessa inchiesta, denominata “Genio e Sregolatezza”, sono indagate altre 51 persone, tra i quali anche il sindaco di Vignanello Federico Grattarola e altri amministratori pubblici. L’organizzazione, secondo l’accusa, avrebbe pilotato 26 gare d’appalto, per un importo complessivo di oltre 12 milioni di euro. Il giro di mazzette sarebbe di 600-700mila euro.





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