ANNO 14 n° 120
Riesame annulla ordinanza, liberi in 4
E' possibile che il provvedimento si
estenda anche agli altri otto arrestati
07/11/2012 - 04:00

VITERBO – “Motivazioni carenti”. Così i giudici del Riesame, annullando l’ordinanza emessa dal gip del tribunale di Viterbo, hanno ordinato la remissione in libertà di quattro dei dodici arrestati nell’ambito del blitz “Genio e sregolatezza”.

Un vero e proprio colpo di scena nell’inchiesta sulla tangentopoli tutta viterbese degli appalti. 

L’udienza al tribunale della Libertà di Roma, come previsto, si è svolta ieri mattina. Oggetto di discussione le posizione di quattro indagati: la funzionaria del Genio civile Gabriela Annesi, e gli imprenditori Stefano Nicolai, Luca Amedeo Girotti, Marcello Rossi. 

Durante la seduta gli avvocati difensori, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza o, in subordine, l’alleggerimento della misura restrittiva, hanno cercato di confutare le tesi accusatorie contestate ai rispettivi assistiti. E i giudici capitolini, dopo essersi riservati, nel pomeriggio hanno pronunciato l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare per “carenza di motivazioni”. 

E, adesso, è altamente probabile che il provvedimento si estenda anche agli altri otto arrestati, per i quali l’udienza al Riesame è fissata a lunedì 12 novembre. 

“Essendoci un problema genetico nell’ordinanza, sicuramente anche gli altri arrestati saranno rimessi in libertà”, ha confermato l’avvocato Marco Russo, legale dell’imprenditore vetrallese Rossi. 

Nel frattempo, però, le indagini degli inquirenti viterbesi (titolari del fascicolo sono i sostituti Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci) vanno avanti a tamburo battente, e non è escluso che, di qui a breve, altre persone (ad oggi sono 63) possano finire sul registro delle informazioni di reato.





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