VITERBO – Slitta di un giorno, perché di mezzo c’è stata la domenica, il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Viterbo, Franca Marinelli, in merito alla revoca della misura cautelare disposta a carico degli arrestati (nove in carcere e quattro ai domiciliari) nell’ambito del blitz “Genio e sregolatezza”.

Dopo il lunghissimo colloquio sostenuto ieri l’altro dall’imprenditrice di Celleno Daniela Chiavarino (ristretta nella casa circondariale di Civitavecchia), i sostituti Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci attendono ancora che i quattro indagati, avvalsisi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia di martedì scorso, chiedano di essere ascoltati. Questa, almeno, l’intenzione espressa dai legali che avrebbero avuto bisogno di qualche giorno in piu’ per elaborare la difesa.

Oggi, comunque, è il giorno della decisione del gip che, una volta depositato il parere del pubblici ministeri (probabilmente proprio stamattina), stabilirà se accogliere o meno le istanze presentate dagli avvocati: quasi tutti, come la volta scorsa, hanno chiesto la revoca della misura cautelare o, in subordina, una meno restrittiva. Qualche legale, invece, non avrebbe avanzato alcuna richiesta, scegliendo la via del ricorso al Riesame che, il 12 novembre scorso, annullando l’ordinanza del gip viterbese per un “vizio di forma”, aveva di fatto rimesso tutti in libertà.

Sul fronte investigativo, al momento non emergono novità eclatanti, almeno su questa inchiesta perché, in realtà, sul fascicolo parallelo ci sarebbe ancora molta (molta) carne al fuoco.