ANNO 14 n° 120
Appaltopoli, attesa decisione del gip
Previsto a ore il pronunciamento sulle richieste delle difese
29/11/2012 - 04:00

VITERBO – Il parere dei pm Stefano D'Arma e Fabrizio Tucci dovrebbe già essere stato depositato perché, entro la giornata di oggi, il giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli dovrebbe decidere se accogliere o meno le istanze di scarcerazione o, in subordine, di misure meno afflittive, che sono state presentate dagli avvocati difensori delle tredici persone arrestate venerdì scorso (23 novembre) nell'ambito della maxi inchiesta sugli appalti truccati. Ventisei quelli contestati in almeno tredici comuni della provincia viterbese.

In giornata, dicevamo, il gip dovrebbe pronunciarsi, almeno sugli indagati ascoltati sabato scorso, e stabilire se attenuare le misure disposte nei loro confronti o, al contrario, lasciarle tali e quali. Al momento, lo ricordiamo, nove persone sono in carcere e quattro ai domiciliari. Detenuti nel carcere Mammagialla sono: il funzionario del Genio civile Roberto Lanzi, il sindaco di Graffignano Adriano Santori, e gli imprenditori Domenico Chiavarino, Roberto Tommasetti, Luca Amedeo Girotti e Fabrizio Giraldo. Nella casa circondariale di Civitavecchia ci sono invece le due donne coinvolte nella faccenda: la funzionaria Gabriela Annesi e l'imprenditrice di Celleno Daniela Chiavarino, figlia di Gianfranco. Ai domiciliari, infine, l'assessore all'Ambiente del Comune di Graffignano, Luciano Cardoni, e i tre imprenditori ascoltati ieri mattina: Stefano Nicolai, Marco Russo e Angelo Anselmi.

Come noto, mentre i primi due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, Anselmi ha confermato quanto sostenuto durante l'interrogatorio di garanzia cui era stato sottoposto dopo il primo arresto. Il riferimento è alle due cordate instaurate tra gli imprenditori per spartirsi gli appalti: la prima sarebbe stata gestita da Domenico Chiavarino (arrestato nel settembre 2009 nell'ambito dell'inchiesta “Dazio”) e, successivamente dal fratello Gianfranco; la seconda da Mario Rocchino, che infatti risulta indagato in “Genio e sregolatezza”.





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