ANNO 14 n° 119
Appaltopoli, fissata udienza al Riesame
E' prevista per lunedì; il ricorso presentato da legali degli indagati in carcere
05/12/2012 - 04:00

VITERBO – (ale.s) E’ prevista per il 10 dicembre (lunedì prossimo) l’udienza al Tribunale della Libertà di Roma, cui sono ricorsi gli avvocati difensori dei sette indagati rimasti in carcere su decisione del giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli. L’inchiesta è quella denominata “Genio e sregolatezza”, dal nome dei due funzionari del Genio civile, Roberto Lanzi e Gabriela Annesi, considerati i personaggi chiave dell’appaltopoli in salsa viterbese.

Venerdì scorso, come noto, il gip aveva revocato sei ordinanze di custodia cautelare su sette. In carcere, in particolare, sono rimasti il sindaco di Graffignano Adriano Santori; gli imprenditori Gianfranco Chiavarino, Roberto Tommasetti, Fabrizio Giraldo e Luca Amedeo Girotti; la Annesi e Lanzi.

Lo stesso gip aveva invece accolto le richieste avanzate dai legali di Daniela Chiavarino e Giuliano Bilancini, che avevano lasciato il carcere per scontrare la detenzione ai domiciliari; l’assessore del Comune di Graffignano, Luciano Cardoni, era stato sottoposto all’obbligo di firma, dopo l’accertamento da parte degli inquirenti che all’epoca dei fatti contestati non era titolare dell’assessorato ai Lavori pubblici.

Sempre su decisione della dottoressa Marinelli, erano infine tornati in libertà gli indagati ai domiciliari, e quindi: Angelo Anselmi, Stefano Nicolai e Marcello Rossi. Per gli ultimi due imprenditori - cui vengono contestati i reati di turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio - le esigenze cautelari sono venute meno proprio in virtù delle dichiarazioni rese da Anselmi dopo il primo arresto, e riconfermate successivamente.

Comprensibilmente soddisfatto si era detto il legale di Rossi. “Sono soddisfatto due volte”, aveva commentato l’avvocato Marco Russo. “Noi non avevamo avanzato alcuna istanza al gip, puntando invece al Tribunale delle Libertà: aspettavo di conoscere la data dell’udienza quando mi è arrivata la notizia. Siamo molto contenti e, a questo punto rinuncerò al Riesame per sopravvenuta carenza di interesse. Evidentemente – aveva concluso – la misura è stata revocata d’ufficio su parere dei pm”.

E, invece, la faccenda è andata esattamente al contrario: il gip Marinelli aveva infatti deciso su parere negativo dei pm Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci, ritenendo che Rossi e Nicolai potranno rispondere dei reati a loro addebitati anche a piede libero, sulla scorta di quanto dichiarato da Anselmi circa i loro ruoli nell’ambito delle due cordate esistenti per la spartizione degli appalti.





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