VITERBO - Regione Lazio sempre più nel caos dopo che tutti i consiglieri dell'opposizione si sono dimessi, per arrivare ad ottenere  lo scioglimento del Consiglio regionale.

Per quanto riguarda il Pd, la decisione è giunta ieri sera al termine di una riunione che si è svolta nella sede del partito. Poco dopo anche i cinque consiglieri di Idv e i due di Sel si sono dimessi. 

'Per far cadere il Consiglio bisogna raggiungere 36 consiglieri, cioé maggioranza assoluta, siamo a quota 29 - ha fatto sapere il capogruppo del Pd Esterino Montino -. Ne mancano ancora sette. C'è un tema che riguarda anche altre forze politiche, quindi anche altri consiglieri nelle prossime ore potrebbero aderire'. 

''La pericolosa deriva che la presidente Polverini, insieme a tutto il centrodestra, ha imposto all'istituzione regionale - ha dichiarato il dimissionario capogruppo del Psi Luciano Romanzi  - non consente tentennamenti. La degenerazione politico-amministrativa, emersa con lo scandalo Fiorito, è tale che nonè possibile perdere ulteriore tempo, se vogliamo quanto meno salvare le istituzioni democratiche. Non saranno le argute elaborazioni mediatiche, che con una certa stampa compiacente, il centrodestra cerca di nascondere per frenare lo sfascio di una Regione che ormai ha perso la fiducia dei cittadini. La parola deve tornare agli elettori. Per questo motivo ho concordato con l'intero centrosinistra le mie dimissioni da consigliere''.

Intanto ieri la governatrice Renata Polverini ha avuto un incontro con il premier Mario Monti: 'Ho chiesto al presidente del Consiglio un breve incontro per informarlo della situazione che si è verificata in Regione - ha detto la pOlverini -. Mi sembrava corretto farlo, considerato che il Lazio è una realtà certamente non marginale sotto il profilo economico e istituzionale del nostro Paese'.

'Il colloquio è stato cordiale come sempre e ringrazio il Presidente per avermelo accordato'.