ANNO 14 n° 119
Piso: ''Nel Pdl un mondo di veleni che non avrei mai immaginato''
Il coordinatore regionale del partito interrogato per cinque ore in procura
06/10/2012 - 04:00

VITERBO – ''Il colloquio avuto con il magistrato, oltre a consentirmi di chiarire la mia posizione,  mi ha svelato un mondo di veleni  nel partito  che non conoscevo e che non avrei mai immaginato”.  E’ quanto ha dichiarato il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso, parlamentare, ex An, uscendo dal palazzo di giustizia di Viterbo, dove è stato ascoltato per circa 5 ore dal pubblico ministero Massimiliano Siddi, titolare dell’inchiesta sulla falsificazione delle fatture del gruppo Pdl alla Regione.  Le fatture taroccate, una decina, sono quelle relative alle spese sostenute dal  consigliere regionale Francesco Battistoni per le proprie iniziative politiche e pagate con i fondi del gruppo consiliare alla Pisana.

“Sono entrato in procura da persona informata sui fatti e, probabilmente, ne esco da persona offesa.  I personaggi che hanno tirato in ballo il mio nome saranno perseguiti. Alla domanda su quali e quanti fossero i personaggi , Piso ha risposto: ''Essenzialmente uno, Fiorito''.

Era stato  lo stesso Piso, tramite il suo legale, a chiedere al magistrato di essere ascoltato, dopo che l’ex capogruppo Franco Fiorito, detenuto a Regina Coeli per peculato,  durante il secondo interrogatorio cui era stato sottoposto a Viterbo,  lunedì scorso, aveva dichiarato che, durante una riunione avvenuta in via dell’Umiltà, nella sede nazionale del Pdl,  il 12 settembre scorso, Piso e altri componenti del coordinamento regionale avevano preso visione delle fatture, le avevano fotocopiate e avevano deciso di diffonderle alla stampa contro il suo parere.

Una circostanza che Piso aveva già categoricamente smentito il giorno stesso. ''Ho spiegato al magistrato – ha sottolineato  - di aver chiesto a Fiorito di mettermi a conoscenza, come coordinatore regionale, di  quanto stava accadendo nel gruppo consiliare.  Lui, il 12 settembre scorso, mi ha dato la sua versione dei fatti e mi ha mostrato alcuni documenti contabili sulle spese sostenute dai consiglieri. Tutto qui”.  

Alla domanda se fosse vero, come riferito da Fiorito al pm, che sia stato lui a eseguire le fotocopie delle fatture, Piso ha risposto con una risata. 

Il suo legale, l'avvocato Luciano Moneta, che non ha assistito all'interrogatorio in quanto il parlamentare non e' indagato,  ha precisato che Piso ''non ha alcun ruolo in questa vicenda, anche perche', ricoprendo un ruolo essenzialmente politico, qual è quello di coordinatore regionale del partito, non gli consentiva di essere a conoscenza di quanto avveniva nel gruppo consiliare regionale. 





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