ANNO 14 n° 118
E ora è caccia ai complici di ''Batman''
La Finanza, su mandato dei Pm romani, continua a verificare le fatture di Battistoni
04/10/2012 - 04:30

VITERBO - Ora che Franco Fiorito è in cella e si prepara all'interrogatorio di oggi si cercano i complici, si cerca chi possa avere preso parte, in accordo con l'ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, alla spoliazione sistematica e spregiudicata dei fondi destinati al gruppo.

Al momento nel registro degli indagati della procura di Roma, oltre a Fiorito, sono iscritti i suoi segretari Bruno Galassi e Pierluigi Boschi. Nei loro confronti non sono stati presi provvedimenti in quanto al momento non sono emersi 'arricchimenti personali' come nel caso di 'Batman'. Ma l'attività del procuratore aggiunto Alberto Caperna e il sostituto Alberto Pioletti si concentra ora su questo mentre la Guardia di Finanza è impegnata sulle verifiche su altri 4,6 milioni di euro movimentati negli ultimi due anni dall'ex capogruppo.

Procede spedita anche l'inchiesta di Viterbo sulle fatture false e la prossima settimana potrebbero essere ascoltati quei membri del coordinamento regionale del Pdl che presero parte alla riunione del 12 settembre nella quale si decise di divulgare il dossier con i documenti contabili contraffatti in una guerra che avrebbe avuto come obiettivo Francesco Battistoni, ovvero Antonio Tajani. Anche per questo gli inquirenti di piazzale Clodio hanno incontrato ieri  pomeriggio il collega di Viterbo Massimiliano Siddi,titolare dell'inchiesta sul giro di false fatture.

Intanto, le fiamme gialle, su mandato della procura di Roma, come hanno fatto nei giorni scorsi, continueranno a passato al setaccio i ristoranti dove Battistoni ha organizzato cene o pranzi 'politici' pagati con i fondi del gruppo Pdl. T

Fiorito, ''tonico e tranquillo'', come raccontano i suoi legali, si sta preparando all'interrogatorio di garanzia di oggi nel carcere di Regina Coeli. 'Sono sereno' ha detto l'ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio ai suoi difensori, Carlo Taormina ed Enrico Pavia, che ieri sono andati a trovarlo per concordare le strategie difensive davanti al gip Stefano Aprile che lo accusa di aver trafugato quasi 1,4 milioni di euro.





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