ANNO 14 n° 119
Capogruppo Pdl, a rischio Battistoni
Dopo l'inchiesta che ha travolto il suo predecessore Fiorito, accusato di peculato
14/09/2012 - 08:11

VITERBO – Avrebbe dovuto essere il giorno della sospensione dell’ex capogruppo Pdl alla Pisana Franco Fiorito, indagato per peculato in relazione alla gestione dei fondi del gruppo regionale, invece, stando ai boatos, ha rischiato di diventare il giorno della rimozione di Francesco Battistoni, suo successore alla guida del drappello pidiellino al consiglio regionale. Ma alla fine, dopo una riunione di oltre 12 ore nella sede nazionale del Pdl, in via dell’Umiltà, i vertici nazionali del partito non hanno deciso alcunché.

Ieri sera, la governatrice del Lazio Renata Polverini, che nel pomeriggio aveva chiesto al Pdl “provvedimenti severi” annunciando che in caso contrario avrebbe deciso da sola, ha lasciato la sede del partito con un diavolo per capello. “Dopo una riunione infinita - ha detto - il Pdl non è stato in grado di concludere nulla. Io non parteciperò più a questo tipo di riunioni. Aspetto un esito, dopodiché deciderò cosa fare”. Alla domanda se Fiorito fosse stato sospeso, polverini, evidentemente contrariata, ha risposto: “Chiedetelo al Pdl. Riguarda loro, non me”.

Secondo quanto si è appreso, la riunione si è protratta per ore perché dal caso Fiorito il confronto si allargato alla situazione complessiva del Pdl alla Regione Lazio, nel quale gli ex An e gli ex Forza Italia sono di fatto separati in casa . Secondo alcuni dirigenti del partito, ad acuire la spaccatura sarebbe stato il blitz con il quale i consiglieri di provenienza Forza Italia hanno destituito Fiorito per sostituirlo con Battistoni. Da qui l’ipotesi rimettere la palla al centro nominando un nuovo capogruppo. Si parla del reatino Antonio Cicchetti, ex An come Fiorito, attualmente privo di incarichi. Ma c'é anche chi azzarda che la tempesta possa travolgere anche il presidente del consiglio Mario Abbruzzese.

Una mossa, quella di nominare un capogruppo terzo rispetto ai due litiganti, però, potrebbe innescare una reazione a catena incontrollabile, in quanto la presidente Polverini vorrebbe varare al più presto la spendig rewiev regionale. Un provvedimento che dovrebbe prevedere la drastica riduzione delle commissioni consiliari, quindi delle presidenze, una “busta paga” più leggera per i consiglieri e l’abbattimento del budget del consiglio regionale. Ma così facendo salterebbero tutti gli equilibri, peraltro già precari, all’interno della maggioranza.

Non riuscendo a trovare la quadratura del cerchio, i vertici del Pdl, ieri sera, hanno deciso di prendere tempo, aggiornandosi ad oggi. A confermarlo, alla fine della riunione, i coordinatori nazionale e regionale del partito, Denis Verdini e Vincenzo Piso: 'Stiamo procedendo con l'istruttoria - hanno spiegato - si riprenderà domattina'. Una posizione confermata da una nota ufficiale: 'Le risultanze di tali attività saranno poste nella giornata di domani al segretario nazionale Angelino Alfano per le opportune decisioni connesse all'assoluta volontà di perseguire chiunque abbia leso l'interesse generale delle istituzioni e del Partito'. Oltre a Polverini, Piso e Verdini hanno partecipato alla riunione Maurizio Gasparri, Fabrizio Cicchitto, Alfredo Pallone e Antonio Tajani.

Intanto le indagini della Procura di Roma proseguono. Ieri gli inquirenti hanno ascoltato per circa 3 ore Battistoni come persona informata sui fatti. I pubblici ministeri si stanno concentrando su 109 bonifici che Fiorito avrebbe effettuato dalle casse del partito verso cinque suoi conti correnti in Italia e all'estero. 'La situazione dei conti del gruppo - ha spiegato Battistoni - è ormai nota a tutti. Sono venuto qui per fornire ai magistrati elementi di certezza e chiarezza'.

In mattinata era stato diffuso un contro dossier sulle spese dei singoli consiglieri regionali del gruppo, tra i quali lo stesso Battistoni, che sembrerebbero non direttamente riconducibili all'attività politica. Una guerra aperta, dunque, che coinvolge oggi l'intera compagine pidiellina della Regione Lazio. 'Sto valutando l'ipotesi - ha detto Battistoni - di presentare una denuncia per diffamazione'.





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