ANNO 14 n° 118
Processo Fiorito Gruppo Pdl parte civile sì del Gup di Roma
Soddisfatto Francesco Battistoni
22/02/2013 - 03:17

VITERBO – Il gruppo consiliare del Pdl alla Pisana e l'associazione dei consumatori Codacons sono stati ammessi come parte civile nel procedimento contro Franco Fiorito, l'ex capogruppo del Popolo della libertà sotto processo per avere sottratto 1 milione e 400mila euro dai fondi destinati allo stesso Pdl. Lo ha deciso il giudice dell'udienza preliminare Rosalba Liso nel corso dell'udienza alla quale ha partecipato lo stesso Fiorito, che attualmente si trova agli arresti domiciliari ad Anagni.

Il procedimento giudiziario contro “Er Batman di Anagni” era iniziato il 14 febbraio scorso, quando il gup aveva ammesso come parte civile la Regione Lazio, riservandosi fino a ieri mattina su Codacons e gruppo Pdl.

“Il giudice ha riconosciuto l’autonomia giuridica propria del gruppo consiliare e per questo ha ammesso la costituzione di parte civile contro Franco Fiorito”. A dirlo l’avvocato Agostino Mazzeo, legale del gruppo Pdl alla Pisana insieme al collega Enrico Valentini, al termine dell’udienza.

“Un risultato importante raggiunto grazie al ruolo svolto dal gruppo Pdl, prima nella persona dell’onorevole Francesco Battistoni e, adesso, dal capogruppo Carlo De Romanis. Entrambi hanno espresso soddisfazione per la decisione della dottoressa Liso”, così l’avvocato Valentini, raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di ieri.

A commentare la decisione del gup Liso, anche il presidente del Codacons Carlo Rienzi. “Siamo molto soddisfatti per l’ennesimo riconoscimento dell’attività della nostra associazione che, più di tutte, si è battuta in Italia per la trasparenza nell’utilizzo dei soldi pubblici”. “La nostra posizione – ha aggiunto – è che si debba far chiarezza sull’uso dei soldi dei cittadini da parte dell’intera amministrazione regionale del Lazio, poiché spese incongrue e sperperi hanno prodotto un rilevante danno economico agli utenti i quali, ricordiamolo, subiscono i tagli imposti dalla spending review, mentre i loro soldi venivano spesi in modo assolutamente improprio”.

“Per tale motivo – ha concluso Rienzi – i cittadini del Lazio, attraverso la costituzione di parte civile del Codacons, potranno chiedere un adeguato risarcimento”.



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