ANNO 14 n° 119
Gdf in locali Tuscia, a caccia di fatture Battistoni
Importi per cene da 120 persone in locali da 40 coperti
03/10/2012 - 12:56

 

VITERBO - La Guardia di Finanza di Viterbo sta passando al setaccio i ristoranti della provincia di Viterbo nei quali il consigliere regionale Francesco Battistoni ha organizzato cene o pranzi 'politici' pagati con i fondi del gruppo Pdl alla Pisana. Battistoni, contro il quale Franco Fiorito sferrò un duro attacco politico, è autore di diverse denunce contro l'ex capogruppo e da una di queste è partita l'inchiesta sui fondi del gruppo regionale del Pdl. Le fiamme gialle si sono recate a Civita Castlellana, Orte, Nepi Corchiano, Sutri, Gradoli e Capodimonte e hanno chiesto ai titolari di mostrare loro la contabilità e di consegnare le copie delle fatture, alcune delle quali da 6-7mila euro per cene da 200 coperti. Il pm Massimiliano Siddi avrebbe incaricato i finanzieri di verificare se gli importi delle fatture in possesso dei vari ristoranti corrisponda a quello sui documenti contabili depositati da Franco Fiorito alla procura della Repubblica di Roma e prima finite nel famoso dossier. Fatture 'evidentemente e grossolanamente contraffatte' come sostiene il procuratore capo di Viterbo Alberto Pazienti. Secondo quanto si è appreso, la caccia alle fatture di Battistoni sarebbe cominciata dai ristoranti Pepenero di Capodimonte, al quale sarebbero state liquidate fatture per 120 coperti mentre il locale ne ha solo una quarantina, e alla Ripetta di Gradoli. Ma l'elenco dei ristoranti da ispezionare sarebbero ancora lungo. Secondo gli avvocati di Battistoni il fatto che nelle fatture sia stato indicato un numero di coperti superiore a quelli effettivi dei ristoranti si spiegherebbe con il fatto che potrebbe essere stata emessa una fattura cumulativa di più pranzi e più cene. Per verificare quest'ultima circostanza, i finanzieri hanno chiesto ai proprietari dei locali di dimostrare come e quando è avvenuto il pagamento dei conti. Controlli analoghi dovrebbero essere eseguiti in altre aziende che hanno collaborato a iniziative politiche per conto di Battistoni e pagate con i fondi del gruppo.





Facebook Twitter Rss