ANNO 14 n° 119
Scandalo fondi Pdl, La Corte di Cassazione: ''Fiorito resta in carcere''
Convalidato il sequestro dei beni
03/12/2012 - 20:12

VITERBO - L'ex capogruppo del Pdl al consiglio regionale del Lazio Franco Fiorito, accusato di peculato per essersi impossessato, secondo l'accusa, di circa un milione e 400mila euro destinati all'attività del gruppo stesso, deve rimanere nelle patrie galere. Lo ha deciso la VI sezione penale della Corte di Cassazione che, questa sera, dopo oltre 4 ore di camera di consiglio, ha confermato l'ordinanza del tribunale del riesame di Roma con la quale era stata convalidata la custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Roma il primo ottobre 2012. Confermato anche il sequestro preventivo dei beni.

I giudici della Cassazione hanno quindi respinto entrambi i ricorsi dei legali di Fiorito, accogliendo integralmente le richieste del procuratore generale  Alfredo Viola, I difensori del ''Batman'' di Anagni, Carlo Taormina ed Enrico Pavia, avevano impugnato le ordinanze di sequestro e di custodia cautelare chiedendo una riqualificazione del reato attribuito a Fiorito. Secondo la difesa, infatti, non si tratterebbe di peculato ma di una presunta appropriazione indebita.

Non così per la Cassazione che dopo quasi quattro ore di camera di consiglio ha confermato il carcere e il sequestro dei beni, tra i quali la villa al Circeo, una jeep acquistata durante l'emergenza neve a Roma dell'anno scorso e sette conti correnti italiani e quattro all'estero.





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