ANNO 14 n° 117
Coronavirus, nessun contagio ma dilaga la psicosi
Ieri giornata di incertezza e confusione. Non c'è una condotta univoca sull'applicazione delle misure di prevenzione
25/02/2020 - 06:47

VITERBO – Tra psicosi e misure di prevenzione anche nella Tuscia è arrivata la preoccupazione per il coronavirus. Nella provincia non si segnalano casi di contagio e i provvedimenti adottati in alcuni Comuni sono stati presi a scopo precauzionale. Ma quella di ieri è stata una giornata caratterizzata dall’incertezza e dalla confusione totale, alimentate da un panico generale e manifestato in rete già dalla serata di domenica. Paura per i viterbesi di ritorno dal Carnevale di Venezia. Una cinquantina quelli partiti da Venezia e Bomarzo, qualche altra decina da Vetralla e Tuscania.

Per il fatto di essere tornati dal Nord in molti hanno chiesto che fossero messi in quarantena. Da precisare che nessuno di loro veniva dalla zona rossa. E la stessa Venezia, seppur sottoposta a misure di prevenzione, non è in quarantena. Ma è bastato poco ad alimentare la paura. Stando ai rumors, una delle turiste, dipendente di un ufficio aperto al pubblico a Viterbo sarebbe stata costretta dai colleghi ad allontanarsi. Scene di panico si sarebbero registrate anche nei territori di provenienza degli altri viaggiatori. Diverso il modo con cui i sindaci della Tuscia hanno affrontato la questione. A Tuscania il sindaco ha chiuso la scuola elementare, a Viterbo e negli altri paesi della Tuscia di provenienza della comitiva nessuna misura è stata adottata.

Un fatto questo che lascia trasparire comunque una lacuna nel sistema di gestione dell’evento. Sebbene da un punto di vista sanitario esista un protocollo univoco, sul piano pratico l’applicazione delle misure di prevenzione sul territorio è demandato alla discrezionalità dei sindaci. Lo dice lo stesso sindaco di Orte, Angelo Giuliani, che nel provvedimento con cui chiude oggi le scuole, scrive che ''in attesa di precise comunicazioni in merito alle strategie da adottare per contenere il dilagare dell’infezione'' ha ordinato ''interventi straordinari e urgenti di sanificazione e pulizia straordinaria nei locali comunali con accesso al pubblico e i plessi scolastici del comune di Orte''. Forse qualche direttiva unitaria potrebbe venire fuori dal comitato dei sindaci, convocato per domani, proprio per fare il punto della situazione nella Tuscia. A confrontarsi i sindaci di Viterbo, Ronciglione, Vetralla, Tarquinia, e Monte Romano.

Intanto oggi le scuole resteranno chiuse anche ad Acquapendente mentre resta in isolamento volontario in via precauzionale la famiglia di Proceno che ha ospitato nei giorni scorsi l’infermiera che lavora nel Piacentino, risultata positiva al test. I familiari non mostrerebbero alcuna sintomatologia o evidenze relative al virus.





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