VITERBO - ''Dopo il discorso in diretta tv del premier Giuseppe Conte, la situazione è degenerata. Tantissime le persone che, a tarda ora lunedì sera, sono venute al negozio per fare la spesa. Abbiamo chiuso a mezzanotte e ancora erano lì. In tantissimi.''.
Psicosi e paura hanno caratterizzato la prima notte da ''zona rossa'' dell'Italia intera. Compresa la provincia di Viterbo e i suoi più piccoli Comuni. A raccontarlo è un giovane dipendente di un supermercato Conad aperto ogni giorno fino a mezzanotte.
''Siamo stati costretti a chiudere per via della fatturazione elettronica, che ci impone degli orari ferrei da rispettare, ma c'erano ancora moltissime persone in coda per accaparrarsi cibo e beni di prima necessità''.
Carrelli stracolmi di pasta, acqua, carne e verdure, tra scaffali affolati di gente e file alle casse: così la popolazione, già da lunedì sera, ha risposto all'invito del premier di rimanere a casa, scambiando l'avviso di uscire solo in casi di estrema necessità per un ferreo coprifuoco da cui mettersi al riparo (ma con le dispense piene, ndr). Code e file anche ieri mattina. E non sono mancati anche momenti di tensione come quelli segnalati in un supermercato a Nepi dovuti al grande afflusso di persone.
''Quello che è successo - ha scritto Franco Vita - in un supermercato locale, affollato di clienti oltre misura, è la dimostrazione che non si è ben capito il senso delle prescrizioni emanate dal Governo che vieta gli affollamenti e l’obbligo di mantenere la distanza di un metro tra le persone. Le nuove indicazioni prevedono l’apertura dei negozi e non vietano il trasporto di merci per rifornire i supermercati. Un mio appello va ai giovani che hanno interpretato la chiusura delle scuole e delle Università, come un periodo di vacanza e non come una restrizione per evitare la diffusione del virus. Quindi tutti con responsabilità e buon senso atteniamoci alle indicazioni del Governo».
Ieri mattina il sindaco di Nepi ha inviato sul posto i vigili urbani e avvisato i carabinieri di quanto accaduto.
I militari sarebbero stati visti anche in un supermercato di Civita Castellana. Lo scrive una cassiera: ''Sono venuti i carabinieri in negozio se continua questo affollamento ci fanno chiudere... fate la spesa ma con calma....''