ANNO 14 n° 118
''Non siamo appestati'', gli abitanti di Campagnano contro Nepi
La richiesta del sindaco ai nepesini che abbiano avuto contatti con il paese zona rossa di mettersi in quarantena scatena la polemica, poi la lettera di chiarimento
20/04/2020 - 06:41

VITERBO – Campagnano zona rosa, e nella Tuscia si rischia l'incidente diplomatico. Appena si è diffusa la notizia che il comune confinante con Nepi è stato isolato in seguito al focolaio covid scoperto nel centro di riabilitazione Santa Maria del Prato, il sindaco di Nepi, Franco Vita, con due successive comunicazioni ha inviato i concittadini che abbiamo avuto contatti con Campagnano a mettersi in quarantena.

''Se ci sono cittadini di Nepi che negli ultimi giorni hanno avuto contatti con quelli di Campagnano si devono mettere in quarantena e devono informare sia il Comune che la polizia locale'' è scritto nel primo post, e poi, aggiustando il tiro nel successivo comunicato: ''se qualche nostro concittadino è stato in contatto con i casi ad oggi accertati del comune a noi vicino, della struttura sanitaria e non, deve informare il Comune di Nepi o la polizia locale''. Ormai però la ''frittata'' è stata fatta.

Le comunicazioni sono suonate alle orecchie dei cittadini di Campagnano come una mancanza di rispetto e sui social si è scatenata la polemica. ''Le faccio presente – scrive al sindaco Vita uno dei cittadini di Campagnano – che non siamo appestati, siamo solo cittadini che nel loro comune hanno molti casi positivi covid 19... dalle sue parole è emerso solo disprezzo per noi campagnesi e non è uscita una sola parola di augurio per noi e i nostri malati. Grazie di cuore per la sua sensibilità''.

Questo è stato solo uno dei tanti commenti indignati sui social. Dopo uno scambio di battute al vetriolo tra i cittadini dei due paesi, il sindaco Vita è inetrvenuto ancora scrivendo una lettera aperta ai campagnesi per chiarire la vicenda. ''Le nostre società non sono legate solamente da un confine, tra di noi ci sono parenti, amici, colleghi - scrive Vite - Tra di noi c'è molto, ci sono due territori in sinergia. La notizia che Campagnano diventava 'Zona Rossa' ci ha sconvolto, è stata da noi vissuta come se ci avesse colpito e coinvolto direttamente, ed il fatto di essere stati fraintesi ci ha fatto ancora più male, perché questo ha creato delle fazioni che non devono esserci, ne ora, ne mai.

Nessuno ha avuto l’intenzione di discriminare Campagnano e i suoi cittadini, sarebbe potuto capitare anche a noi! Purtroppo questo è un male che non conosce tregua e non possiamo permetterci di abbassare la guardia, per il bene di tutto il nostro territorio, indipendentemente dai confini comunali. Le misure che verranno predisposte, come ad esempio il maggior controllo delle forze dell'ordine sulle strade, sono solo una normale conseguenza di avere vicino un comune dichiarato 'Zona Rossa'.

La nostra solidarietà nei confronti del popolo campagnanese tutto e ripetiamo, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri colleghi, è totale. Il dolore provocato da questa decisione di aumentare le restrizioni per un comune a noi vicino è condiviso. La disponibilità ad aiutare ove possibile i colleghi dell'amministrazione comunale è massima.

Siamo uniti in questa battaglia e lo saremo anche dopo, nel momento dove verremo chiamati a rinascere. Dobbiamo rimanere uniti, non facciamoci dividere da questo momento così delicato''.





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