ANNO 14 n° 118
Coronavirus, l'Unitus: ''Non potevamo chiudere prima''
Studenti e genitori preoccupati dopo i due casi di positività. Un padre: ''Mio figlio in auto isolamento per tutelare gli altri. Orgoglioso di lui''
05/03/2020 - 07:48

VITERBO - Studenti e genitori allarmati. In tanti ieri, dopo che si è diffusa la notizia di un docente e una studentessa dell’Unitus risultati positivi al Coronavirus, si sono riversati sulla pagina Facebook dell’Università della Tuscia in cerca di notizie e aggiornamenti.

''Bisognava agire in maniera preventiva. Chiudere prima. Perché ormai il virus può essere sparso'', scrive Matteo sotto il decreto con cui il rettore Stefano Ubertini ha disposto lo stop a tutte le attività dell’ateneo fino al 15 marzo, mentre sono in isolamento fiduciario gli studenti della casa in via Cardarelli dove risiedeva la studentessa straniera. ''Io abito alla casa studente – aggiunge sempre Matteo - e il fatto della ragazza (ancora in probabilità di contagio) si sapeva da ieri mattina (martedì, ndr). Se ieri pomeriggio avessero mandato il comunicato di rischio (non di pericolo) molti studenti stamane sarebbero rimasti a casa, senza frequentare le aule affollate''. Anna, invece, chiede: ''Sarebbe anche utile sapere in quali dipartimenti si è mossa la studentessa''. Un’altra Anna, una madre, si accoda: ''Mio figlio si è laureato lo scorso 20 febbraio alla facoltà di scienze politic''e a San Carlo. Almeno diteci la studentessa a che corso di laurea è iscritta”.

Chi gestisce l’account dell’Università della Tuscia risponde a tutti, cercando di fare chiarezza. Prima di tutto, viene specificato, non era possibile chiudere prima l’ateneo, perché, riferendosi al rischio di un possibile contagio, ''non era possibile prevedere questa eventualità'', ''non c'era nessuna probabilità, nessun caso era stato accertato fino ad ora''.

In merito al blocco delle attività, si sottolinea invece che si tratta di ''misure di prevenzione nella tutela di studenti, docenti e personale tecnico amministrativo''. E ancora: ''Il nostro – spiegano dall’Unitus - è un comunicato di prevenzione adesso e in via precauzionale procederemo all' igienizzazione di tutti i locali'', ''non ci sono pericoli quindi al momento. Non mancheremo comunque di aggiornarvi sulla messa in sicurezza''.

Nessuno informazione invece sugli spazi dell’università in cui la studentessa straniera arrivata da pochi giorni a Viterbo si sarebbe mossa durante il suo breve soggiorno: ''Al momento non abbiamo certezza. Le autorità sanitarie stanno lavorando sulla questione. Eventuali aggiornamenti li divulgheremo appena avremo notizia''.

Intanto, sempre dai social, arriva anche la testimonianza di un padre, il cui figlio studente fuori sede a Viterbo, iscritto alla facoltà di Agraria, ha deciso di rimanere in isolamento nella città dei papi, piuttosto che tornare a casa dai propri genitori: ''alla mia domanda se poteva tornare mi ha risposto: sì pa’, ma se sono positivo e torno faccio danni ad altri. Orgoglioso di lui'', racconta l’uomo.





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