ANNO 14 n° 118
‘'Donare è un gesto sicuro: creati percorsi separati al centro trasfusionale''
L'appello del presidente comunale Avis quando la paura del contagio fa crollare le donazioni: ''Stiamo a casa sì, ma usciamo per aiutare''. Tutto quello che c'è da sapere
15/03/2020 - 07:47

VITERBO – (b.b.) E nei giorni in cui l’Italia è nel pieno dell’emergenza Coronavirus, c’è un buon motivo per uscire di casa: donare il sangue per contrastare il calo drastico dovuto alla paura del contagio.

''Restiamo a casa sì, ma usciamo per donare. E facciamolo in piena sicurezza'', l’appello del presidente della sezione comunale di Viterbo dell’Avis, Luigi Mechelli, ''E’ emergenza e il sangue serve, per questo abbiamo chiamato a raccolti tutti i nostri donatori''.

La sezione viterbese, che conta al momento circa 2700 iscritti, fa appello alla sensibilità di tutti: ''Donare non è un rischio – prosegue Mechelli - Donare è un gesto sicuro, i centri trasfusionali e le unità operative delle associazioni rispettano le precauzioni per evitare la diffusione del virus''.

''In questi giorni in cui la paura del contagio del Covid-19 fa crollare le donazioni, stiamo cercando il più possibile di mantenere la popolazione aggiornata e informata – spiega – è importante sapere che durante le operazioni vengono garantite tutte le misure di prevenzione e tutela, adottando le indicazioni fornite dal governo''.

Al centro trasfusionale di Belcolle, principale polo della raccolta sangue della città, ''sono stati creati due percorsi separati, uno per i donatori e l’altro per i pazienti del reparto che devono sottoporsi a terapia. Si entra da due ingressi differenti e si percorrono due passaggi differenti''. Ciò per garantire che persone a rischio possano entrare in contatto con esterni.

''Le postazioni e i percorsi sono continuamente sanificati – sottolinea – prima e dopo l’utilizzo. Ma non solo. Anche per quanto riguarda le distanze di sicurezza, sia in sala di attesa, sia in quella prelievi viene garantito lo spazio necessario per l’incolumità dei soggetti, per questo sono state dimezzate le poltrone per le donazioni, che da otto sono diventate temporaneamente quattro''.

''Per fronteggiare l’emergenza abbiamo attivato uscite esterne grazie alle autoemoteche: giovedì 19 saremo in piazza del Plebiscito a Viterbo, anche nella postazione mobile saranno garantite tutte le misure di sicurezza: dalla distanza alla perenne sanificazione dei locali’’.

#ESCOSOLOPERDONARE è l’hashtag lanciato dall’Avis a livello nazionale.

Un invito da raccogliere ''in un momento in cui la paura del Coronavirus ha fatto scendere il numero dei donatori. Le conseguenze sono importanti non solo per gli interventi, ma soprattutto per chi ha bisogno di trasfusioni a causa di malattie o incidenti''.

Ma serve anche a ricordare che, malgrado le restrizioni imposte ormai in tutta Italia, le uscite per donare sono consentite: ''La donazione è considerata come una delle attività necessarie. Basterà avere con sé un’autocertificazione che dichiari lo scopo dell’uscita – sottolinea il presidente Mechelli – Inoltre a fine donazione ad ognuno verrà consegnato un certificato firmato dal medico''. Utile portare con sé anche il tesserino di iscrizione all’Avis.

Infine l’appello all’intera città: ''Stiamo in casa, usciamo solo per donare''.





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