ANNO 14 n° 117
Nuova Macchina Santa Rosa, entro settembre il bando
Deluso il sodalizio dei facchini:
''Poca gente lungo via Marconi''
08/09/2014 - 16:05

di Domenico Savino

VITERBO – Quest'anno ci sono due facce che commentano il Trasporto della Macchina di Santa Rosa. C'è quella delle istituzioni che apprezzano lo sforzo dei facchini e l'organizzazione dell'evento da parte del Sodalizio. E c'è quella delusa di Massimo Mecarini (presidente delo Sodalizio) e Sandro Rossi (capo facchino). C'è la notizia che il bando per la costruzione della nuova macchina verrà preparato a breve per poi espletare la gara e presentare il bozzetto all'inizio del 2015. E c'è il rammarico di non aver visto la folla che segue la Macchina nel tratto di via Marconi.

Quello aggiunto (e non accadeva da sessantadue anni) per celebrare il riconoscimenti dell'Unesco al Trasporto della macchina di Santa Rosa (inserita nella rete della macchine a spalla) come bene immateriale dell'umanità. C'è la consapevolezza di aver ospitato persone influenti che possono parlare della bellezza del Trasporto al di fuori di Viterbo e c'è il rimpianto per quella ''poca elasticità'' - come la definisce Mecarini – nell'aver gestito il pezzo aggiuntivo per un evento che non si ripeterà più.

Si mescolano i sentimenti e le opinioni. Conviene andare con ordine per dare il giusto risalto al bilancio del Trasporto della Macchina di Santa Rosa a cui hanno partecipato anche gli assemblatori Cesarini e Fiorillo. Prima hanno parlato i protagonisti, poi le istituzioni. I ringraziamenti sono d'obbligo: ai facchini, alle guide, alo staff medico, al capo facchino: ''E' stato un successo - dice Mecarini - che risponde a tutte quelle cassandre che prima del Trasporto preconizzavano sventura. Il festeggiamento del riconoscimento Unesco è stato compiuto nel modo più degno possibile. Più di così non si poteva fare''.

Poi il cruccio via Marconi con i marciapiedi semivuoti, piazza della Repubblica piena a metà: ''Quando si presentano queste circostanze, quando decidiamo di fare qualche sacrificio in più – attacca Mecarini – ci vorrebbe maggiore elasticità, permettere alla gente di poter godere da vari punti la Macchina e di poter attrarre in futuro più turisti. Se abbiamo scelto un percorso alternativo è anche per poter testare la possibilità in futuro di far vedere la Macchina a molte più persone e non solo viterbesi''.

Sandro Rossi rincara la dose: ''Il tratto di via Marconi non è stato deciso per caso. C'è alla base un lavoro enorme. I facchini si sono accorti che via Marconi era vuota. Senza la gente e la carica emotiva che viene trasmessa la Macchina non ha senso. Vedere poca gente non ci ha appagato dello sforzo fatto. Ma i facchini hanno comunque dato tutto: uno di loro si è anche procurato uno strappo e con onore mi ha detto che non ce la faceva. L'abbiamo sostituito: ed è toccato a mio figlio prendere il suo posto. Se avessi avuto il minimo sentore che lo cose non fossero andate per il meglio mio figlio non lo avrei mai messo sotto la Macchina. Questo per farvi capire quanto lavoro c'è alla base di un Trasporto. Per quanto mi riguarda sono del parere che via Marconi non va ripetuta più''.

Anche Michelini è tornato sula questione via Marconi: ''Forse qualche tappo c'è stato, probabilmente per motivi di sicurezza. In futuro certe decisioni andranno valutate meglio. Resta il fatto che il Trasporto non è automatico e prima di tutto bisogna tutelare l'incolumità dei facchini e di tutti coloro che vengono a vedere il Trasporto''. Poi torna sull'organizzazione: ''Il Sodalizio ha un ruolo fondamentale nel gestire tutte le tappe del Trasporto. E il 3 settembre è la sintesi del lavoro di un anno intero. La Macchina ha il poter di trasportare chi la viene a vedere. La Macchina è il simbolo della città, è il campione di quei fenomeni positivi della città di Viterbo: è uno spettacolo unico''.

Poi il sindaco torna sulla mancata diretta televisiva: ''Mi prendo tutte le colpe e mi dispiace che non ci sia stata la diretta in televisione. A me interessa che tante persone vedano il Trasporto e che ne parlino: i nostri ospiti cinesi erano molto meravigliati. Persone sulla balconata del teatro dell'Unione? Non sono state autorizzate dal Comune''.

Infine ha preso la parola l'assessore alla cultura Delli Iaconi: ''In Comune c'erano tanti ospiti influenti: dal figlio di Balthus che ci ha chiesto in prestito un sarcofago, allo sceneggiatore premio Oscar Gianni Quaranta che ha manifestato interesse a partecipare al bando per la nuova Macchina''.





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