ANNO 14 n° 118
I facchini promuovono una rete d'associazioni per il settembre viterbese
03/11/2014 - 19:10

di Roberto Pomi

VITERBO - Il testa contro testa tra Comune di Viterbo e Sodalizio dei facchini non accenna a placarsi. Entrambi gli schieramenti si sono trincerati dietro a silenzio stampa e ''no comment'' vari, dopo lo screzio di settimane fa. Screzio originato da tutta la complessa vicenda della composizione della commissione che sarà chiamata a decidere la nuova Macchina di Santa Rosa. Da quel momento il Sodalizio ha iniziato a ballare da solo.

Da quando è maturata la rottura, sancita ufficialmente dai facchini con un comunicato di fuoco, reso pubblico due sabati fa, si sono susseguite tutta una serie di vicende consequenziali. Fuori il Comune dal pranzo sociale del Sodalizio, la fine di una tradizione che esiste da trenta anni. Chiusura del Museo del Sodalizio perché il Comune non ha rinnovato convenzione e saldato i conti. O meglio: ha rinnovato la convenzione, ma non l’ha comunicato ai facchini.

C’è un’ulteriore novità: una rete cittadina di associazioni per il settembre viterbese. Un’idea lanciata dai facchini, insieme a Comitato Festeggiamenti Pianoscarano, Centro Storico, Pilastro, Santa Barbara e Avis Comunale. Un pezzo importante di città, che si è riunito giovedì 30 ottobre all’interno dell’ex chiesa della Pace.

Lo scopo di tale incontro è stato quello di avviare un tavolo comune per costituire una rete cittadina di associazione affini, vale a dire associazioni volte a preservare e migliorare l'aspetto storico,religioso e/o folkloristico per cui sono sorte, in particolare i festeggiamenti del settembre viterbese.

“Obbiettivo della costituenda rete – si legge in un post facebook del Sodalizio - è quello di unire le rispettive risorse in modo sinergico e armonico per presentare una piattaforma unica e organica. L'incontro del 30 ottobre è stato solo l'inizio di una serie, pertanto tutte le associazioni che ritengano di avere la stessa matrice, gli stessi scopi anche oltre al 'settembre viterbese' e che siano interessate ad unirsi alla Rete possono mettersi in contatto con i rappresentanti delle associazioni citate”.

Iniziativa lodevole, ma viene da pensare che tutto vada inserito all’interno della partita a poker che Comune e Sodalizio stanno giocando. Partita a poker che rischia di vedere sconfitta in primis la città di Viterbo. La situazione infatti è fortemente negativa e origine di molte tensioni. Il Sodalizio, rimasto ferito dall’esclusione nella commissione ma forse anche di più dalle parole pronunciate da qualche consigliere di maggioranza, si è mosso parecchio negli ultimi giorni. E l’incontro con le altre associazioni può essere interpretato anche come una prova muscolare. La prova di una presenza e radicamento sulla città notevole.

Da parte sua il Comune rimane in silenzio, ma potrebbe decidere anche lui di affilare qualche arma. Sarebbe una roba da guerra fredda, il Mad come lo chiamano gli studiosi di storia delle relazioni internazionali. Cosa è? La mutual assured destruction, per i non anglofoni: la garantita distruzione reciproca .





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