di Roberto Pomi

VITERBO - ''Tutto questo è un riconoscimento al merito di quanti hanno partecipato al concorso d’idee, un omaggio per tutti dal primo all’ultimo'', le prime parole con cui il sindaco Leonardo Michelini ha salutato l’inaugurazione di  ''La nuova Macchina di Santa Rosa, progetti tra arte e fede''.

Oggi pomeriggio alle 18 il taglio del nastro. I 42 progetti in gara per individuare l’erede di ''Fiore del Cielo'' rimarranno in mostra fino al primo marzo agli Almadiani. Una decina di giorni di tempo per consentire ai viterbesi di vederli tutti. ''Un allestimento in economia – ha spiegato il primo cittadino -, curato dall’assessore Raffaella Saraconi e dall’architetto Emilio Capoccioni. Anche per me è la prima volta che li vedo, perché ho scelto di non essere presente neanche il giorno in cui è stato svelato il nome del vincitore. Avere avuto 42 progetti in gara è il segno di quanto questa tradizione sia viva e sentita, la mostra è una grande soddisfazione e sono sicuro che verranno in tanti''.

Tra i presenti il deputato Alessandro Mazzoli, il presidente della Provincia Marcello Meroi, gli assessori comunali Saraconi, Antonio Delli Iaconi e Giacomo Barelli, i consiglieri comunali Christian Scorsi e Marco Ciorba. Presenti anche diversi progettisti che avevano partecipato al concorso e Raffaele Ascenzi, il vincitore.

Dentro la sala degli Almadiani riecheggiano le note classiche di ''Gloria'' di Vivaldi, la musica che ha ispirato l’architetto viterbese nell’ideazione di quella che diventerà la nuova Macchina di Santa Rosa. E il bozzetto della stessa troneggia al centro dell'esposizione. Alla destra la seconda classificata e immediatamente a sinistra la terza. A disegnare una sorta di podio. In due grandi tavoloni ai lati tutti gli altri bozzetti, mentre sulle pareti sono stati allestiti i pannelli con i progetti.

Un buon flusso di persone ha voluto partecipare all'inaugurazione.