VITERBO – Slitta ancora l’apertura agli Almadiani della mostra dei progetti e dei bozzetti della Macchine di S. Rosa che hanno recentemente partecipato al concorso di idee, il cui esito ha decretato la scelta di Gloria, la creatura di Raffaele Ascenzi che ci ha lavorato con la collaborazione del designer Luigi Vetrani. Ieri progetti e bozzetti erano ancora negli uffici di via Garbini, mentre nella ex chiesa al sacrario continuavano i lavori di adeguamento della struttura per poter ospitare al meglio le oltre 40 opere.

La rassegna è molto attesa, poiché i tantissimi appassionati che non hanno avuto la possibilità di visionare i vari modelli nella calca del giorno della proclamazione, adesso non vedono l’ora di gustarsi in ogni particolare e con la massima calma le varie opere realizzate in modo da poter esprimere un parere che vada al di là di quello espresso dalla commissione. Peraltro, come si ricorderà, non è mai tramontata l’ipotesi che a scegliere la nuova Macchina siano gli stessi viterbesi, anche se è oggettivamente complicato pensare di organizzare un referendum. Come che sia, resta in piedi l’ipotesi (a futura memoria) che della commissione che dovrà occuparsi del prossimo concorso di idee facciano in qualche modo parte (sia pure a titolo consultivo) sia un rappresentante del Sodalizio che uno della Curia. In fondo, il Trasporto si fa perché ci sono i facchini che si caricano sulla spalle il “campanile che cammina” e perché la Diocesi consente che ciò avvenga (la parte religiosa potrebbe anche esaurirsi nella processione in cui si trasporta il cuore della santa bambina). Meglio pensarci per tempo.

La mostra (la cui apertura a questo punto potrebbe slittare a lunedì) sarà anche l’occasione per vedere più da vicino il modello secondo classificato, quello di Gianluca Di Prospero che sta ancora valutando, dopo il no ufficiale della commissione, se rivolgersi al Tar, lamentando vizi formali e sostanziali nel progetto vincitore. Si vedrà… Magari, il giudizio popolare sarà diverso da quello espresso a fine gennaio. Si vedrà