di Roberto Pomi

VITERBO - Nuova Macchina di Santa Rosa, solo 13 dei  46 team in corsa hanno presentato anche un bozzetto. Per tutti gli altri l'idea di Macchina che hanno candidato è solo su carta.

E’ questa l'indiscrezione più significativa emersa dalla prima riunione delle commissione, tenuta ieri pomeriggio. Un incontro organizzativo  e tenuto con grande discrezione. Nelle prossime ore dovrebbe essere reso pubblico un calendario delle successive riunioni che saranno pubbliche, anche se le modalità dello svolgimento non sono ancora chiare. Allo stato c'è un'unica certezza: la commissione si riunirà di nuovo il 12 e il 13 gennaio alle 15. Ma saranno altre due sedute preliminari. Nei giorni immediatamente successivi si entrerà nel vivo, con l'esame dei singoli progetti. Tutte le riunioni saranno pubbliche. 

I cinque della commissione, presieduta e nominata dal dirigente del settore Cultura di Palazzo dei Priori Stefano Menghini, hanno verificato la correttezza della documentazione presentata dai 46 candidati. Giornata routinaria. In commissione, oltre a Menghini, in rappresentanza di Palazzo dei Priori c’è Emilio Capoccioni, per l’Unitus Simona Rinaldi, per l’ordine degli architetti Danilo Pasquini e Massimo Alessi in quota ordine degli ingegneri.

Quando inizierà la valutazione dei progetti i membri della commissione dovranno esprimere un giudizio in punteggio. Tre i criteri valutativi: qualità e livello di creatività (50 punti); qualità del progetto complessivo (25 punti); fattibilità tecnica (25 punti).

Nel primo campo saranno valutati la proposta grafica, l’armonia, l’illuminazione e l’estro creativo. Nel secondo i materiali impiegati, le tecnologie utilizzate, le modalità costruttive e la facilità di realizzazione. Nel terzo la modularità della struttura e delle componenti.

Entro trenta giorni i viterbesi conosceranno l’erede di Fiore del Cielo.