ANNO 14 n° 118
Basket: la Stella si spegne, Cagliari passa
al Palamalè 68 - 84
02/02/2014 - 19:51

ILCO VITERBO - ACCADEMIA BASKET SESTU 68 - 84 (23 -13; 28-40; 48-65)

Ilco Viterbo: Chiatti 8, Rossetti 10, Baleani ne, Ottocento 16, Gori 17, Basili 4, Giganti 13, Rogani, Brunelli, Meroi ne. Coach Pasqualini

Accademia Basket Sestu: Graviano 14, Elia 14, Locci 2, Cuccu ne, Passa 29, Biggio 14, Passaretti 8, Spampinato 4, Nanni 4. Coach Sassara

Arbitri: Cassiano e Masia

Note: tiri da 2: Vt 26/61, Ca 33/68; tiri da 3: Vt 5/18, Ca4/15; tiri liberi: Vt 11/16, Ca 14/22. Rimbalzi: Vt 35 (25 d, 10 o), Ca 33 (24 d, 9 o).

VITERBO - Brutta Stella Azzurra e secondo stop consecutivo in casa (il terzo nelle ultime 4 esibizioni). E se in precedenza c'era l'attenuante di aver affrontato le migliori del raggruppamento  (Luiss e Cassino), stavolta lo stop arriva contro una normale Accademia Cagliari a capo di una prestazione slegata e senz'anima. I segnali di una crisi strisciante s'erano già intravisti nelle precedenti esibizioni interne, ma le susseguenti vittoria esterne avevano in qualche modo coperto carenze che invece stavolta sono apparse lampanti.  I Pirates ruminano basket elementare ma efficace, ma la Stella non riesce mai a trovare le contromisure giuste, fatta eccezione per il primo quarto chiuso in scioltezza sul 23-13. Sembra l'inizio di una passeggiata e invece è solo un fuoco di paglia che si spegne presto non appena i sardi rodano i meccanismi difensivi e affilano le armi in fase offensiva. Il pareggio ospite (34-34) arriva a 2'30' dall'intervallo lungo quando si va al riposo sul 37-40. Il terzo quarto pare cominciare con i viterbesi più palla: Giganti, con 5 punti consecutivi (dei quali 3 dalla lunetta ma su 5 tentativi) riporta i suoi sul 41-41, Rossetti prima e Gori poi con un'azione da 3 punti regalano gli ultimi vantaggi interni  (45-43) ma proprio quando sembra che la gara si sia incanalata sui binari più favorevoli  ai biancostellati, la luce si spegne nuovamente e a lungo tanto che i cagliaritani vanno alla terza sirena con un più che promettente margine: 53 -65.

L'ultima frazione è un lungo calvario con la Stella Azzurra che tenta disperatamente di riportarsi in partita; Rossetti (l'unico a salvarsi in una serata in cui il grigio la fa da padrone) segna i canestri del -9 ma i Pirates non si lasciano intimorire e complice anche qualche decisione arbitrale abbastanza controversa (anche se sarebbe ingeneroso attribuire il ko alla coppia arancione) riprendono il largo fino a chiudere in scioltezza sul 68-84.

Serataccia, insomma, e avversarie dirette che si allontanano. D'accordo, il campionato è ancora lungo ma certo la sirena dell'allarme è già suonata e va spenta subito per non cancellare quanto di buono è stato sin qui  costruito.  Difficile a questo punto pensare alla promozione, meglio forse impostare il prosieguo della stagione sui playoff, ai quali però bisogna arrivare nella migliore posizione possibile per sfruttare il vantaggio del fattore del campo. E a patto, comunque, di recuperare spirito di squadra, qualità di gioco e una difesa ferrea. Perché nel basket, come recita un'antica regola, quando le cose non girano in chiave realizzativa bisogna difendere con le unghie e con i denti: una qualità che la Ilco pare aver purtroppo smarrito.  






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