ANNO 14 n° 117
Quando la presentazione diventa bolgia
''Questa è una vergogna, serviva un posto grande per un simile evento''
27/01/2015 - 01:06

di Roberto Pomi

VITERBO - Una bolgia, un carnaio. Questa è stata la presentazione della nuova Macchina di Santa Rosa. “Scrivetelo, raccontatelo voi giornalisti che questa è una vergogna. I viterbesi non hanno potuto assistere a questo importante momento per la città”, grida una signora pressata tra il corridoio e l’ingresso della stanza dove la commissione ha ufficializzato il proprio verdetto.

Il clima è quello delle grandi occasioni. C’è attesa e l’aria è piena d’emozione. Ci sono i team che hanno presentato i progetti per l’erede di “Fiore del Cielo”, ma c’è anche diversa gente comune. Sono tutti lì per buttare un occhio sul nuovo “campanile che cammina”.

Si sta male, c’è veramente troppa gente. Il caldo è infernale e c’è pure una discreta ressa. Pochi i privilegiati che sono riusciti a piazzarsi davanti alla commissione. Tanti i malumori: “Non si gestisce così un evento simile. Dovevano farlo in un luogo grande, magari in Comune. Le cose non si gestiscono così. Non hanno rispetto per i cittadini”, è la fiumana dei commenti.

Quando annunciano il vincitore scoppia l’applauso. Lo stesso Ascenzi, appena raggiunto dalla bella notizia, ha difficoltà a entrare nella stanza. A un certo punto è uno dei fortunati in prima fila a chiedere che gli venga fatto largo. Entra, con a braccetto la moglie Valeria. Apre l’involucro che contiene il bozzetto e il mormorio è rotto dal silenzio.





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