ANNO 14 n° 119
Zappa, ''Cercavano medaglie d'oro''
Lo sfogo del figlio Gianluca
dopo l'aggressione al padre
29/03/2012 - 10:25

VITERBO - Sono stazionarie le condizioni di Ausonio Zappa, ricoverato da ieri mattina nel reparto di terapia intensiva di Belcolle per un trauma facciale e contusioni multiple dovute alle violente percosse subite durante la rapina in villa che lo ha ridotto in fin di vita. Purtroppo per il fondatore dell'Accademia di Belli Arti Lorenzo da Viterbo non ci sono buone notizie: l'uomo, infatti, è in coma irreversibile.

Intanto dalle pagine del ''Messaggero.it'' arriva lo sfogo del figlio Gianluca: ''Noi glielo avevamo detto mille volte, che forse non era prudente vivere da solo in quella villa così isolata - ha dichiarato a -. Mia madre, infatti, preferiva stare in città. A lui, invece, piaceva star lì da solo a leggere i suoi libri, coltivare le sue piante, frugare nei suoi archivi. Voleva scrivere un libro di memorie''.

''Non aveva paura di niente, papà. Diceva: se è scritto che accada qualcosa, allora accadrà. Era fatalista. Neanche le porte blindate, aveva messo - ha continuato Gianluca -. I rapinatori, infatti, hanno aperto con un cacciavite. A mio padre bastava l’allarme antirapina. Se non fosse riuscito a chiamare i vigilanti, che hanno mandato immediatamente un’ambulanza, lo avremmo trovato morto''.

Sempre secondo il figlio, poi, nelle mire dei rapinatori ci sarebbero state delle medaglie d'oro: ''Forse volevano rubare le medaglie che papà aveva ricevuto per le sue attività di pioniere dell’istruzione - ha commentato al 'Messaggero' -. Forse hanno fatto tutto questo solo per prendersi un pugno di medaglie. Non c’era nient’altro da rubare, in quella villa. Quel ragazzo, nel 2005, l’aveva perlustrata bene, da cima a fondo. Lo avevamo accolto in casa. Papà lo aveva aiutato, lui aiutava tutti. Chi mai poteva immaginare?''.

Il senatore Filippo Saltamartini del Popolo della Libertà, componente della Commissione Affari Costituzionali, intanto, ha chiesto che il Ministro Cancellieri porti in aula il provvedimento contro la violenza di piazza e per frenare le rapine in villa: ''Non possiamo stare a guardare mentre i cittadini vengono malmenati e derubati nelle loro stesse case - ha dichiarato -. La risposta che bisogna dare al dilagare di questi fatti violenti deve essere una risposta forte anche sul piano legislativo''.

''Strumenti quale la banca dati del Dna - ha aggiunto il Saltamartini - devono essere rapidamente attuati per permettere un contrasto più efficace alle organizzazioni mafiose e un controllo più incisivo delle bande responsabili delle rapine in villa''.

''Sarebbe inoltre necessario che i Ministri dell'Interno e della Giustizia - ha proseguito il senatore del Pdl - possano riferire in Parlamento le misure che intendono adottare per celebrare i processi per direttissima e l'esecuzione delle pene carcerarie per questi malviventi. Prima che le misure svuota carceri possano eliminare gli effetti positivi delle misure di sicurezza proficuamente adottate dal 2008 al 2011''.





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