ANNO 14 n° 118
Rapine in villa - Escalation di violenze in tutta Italia
28/03/2012 - 20:03

VITERBO - Le modalità sono sempre le stesse, così come la violenza dei malviventi che, in alcuni casi, causa vittime. E' il fenomeno delle rapine in villa che interessa tutto il Paese, in una escalation di violenza che ha portato ieri al massacro del professor Ausonio Zappa a Viterbo.

A settembre, sempre nel viterbese, toccò a una coppia di anziani la tragica esperienza di essere picchiati e rapinati in casa propria da una banda senza scrupoli. Moglie e marito, titolari di un famoso panificio della zona, furono aggrediti alle 4,30 del mattino nella villa di loro proprietà e malmenati da quattro banditi stranieri che cercavano denaro e gioielli. Il padrone di casa riuscì ad azionare il sistema d'allarme collegato al 112 e a mettere in fuga i banditi.

Ma questo non è l'episodio più drammatico di un reato che sembra prerogativa delle bande dell'Est europa. E' di circa un mese fa la tragica rapina in una villa alle porte di Perugia costata la vita ad un bancario, Luca Rosi, che aveva tentato di difendere la sua compagna dai banditi che volevano portarla via con loro. Contro di lui i malviventi, tre persone dell'est con il volto coperto, che avevano legato tutti i membri della famiglia presenti in casa, compreso un bambino di 8 anni, hanno esploso quattro colpi di pistola uccidendolo.

Nella stessa zona in febbraio aveva suscitato grande impressione un'altra rapina in una villetta isolata a Resina, nelle campagne vicine al capoluogo, nel corso della quale i banditi avevano violentato una donna di 54 anni. Nella stessa casa, ma in un locale diverso, quella sera era presente anche la nipote della donna, di 14 anni. Anche in questo caso gli autori erano romeni.

E' sempre di febbraio scorso l'assalto di una banda dell'Est alla villa, a Trezzano sul Naviglio, nel milanese, di un imprenditore che dopo aver reagito alla rapina e aver cercato di fermare i malviventi è stato brutalmente bastonato.

A gennaio erano finiti in manette quattro albanesi arrestati dopo una fuga rocambolesca seguita ad una rapina in una villa in provincia di Monza il cui proprietario oltre che derubato era stato preso a botte.

In un altro episodio, avvenuto a dicembre a Recanati, in provincia di Macerata, ad avere la peggio è stato il rapinatore. Il padrone della villa presa d'assalto dai banditi ha fatto fuoco uccidendo uno dei malviventi.

In dicembre è stata la volta di una villa in provincia di Pistoia ad essere assaltata dai rapinatori che avevano picchiato selvaggiamente il capo famiglia, di 66 anni, di fronte alla moglie e alle due figlie terrorizzate. Come in quasi tutte le rapine i banditi erano poi fuggiti con il bottino a bordo di un'auto di grossa cilindrata rubata ai proprietari della villa.

Sempre in dicembre era toccato ad un avvocato aggredito nella notte nella sua villa a Terracina, in provincia di Latina. Anche lui picchiato e rapinato di gioielli e denaro.

Infine, in Veneto, pochi giorni fa, è stata sgominata una banda 'mista', italiani-albanesi, dedita alle rapine in villa ma che progettava il salto di qualità con il rapimento della figlia di un industriale di Martellago (Venezia).





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