ANNO 14 n° 119
Funerali Zappa, Vescovo: ''No ad ogni violenza''
Il figlio Gianluca: ''Preghiamo anche per gli aggressori di mio padre''
13/04/2012 - 17:32

di Domenico Savino

VITERBO - Una folla composta ha assistito ai funerali del professor Ausonio Zappa, il fondatore dell'Accademia delle Belle Arti di Viterbo e Milano, barbaramente aggredito nella sua villa di Bagnaia il 28 marzo da tre ragazzi romeni e morto dopo undici giorni di agonia all'ospedale di Belcolle. Tanti amici, tanti allievi, hanno gremito la basilica di Santa Maria della Quercia per l'ultimo saluto al noto docente. Racchiusi nel loro dolore la moglie, i figli, i nipoti.

La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo Monsignor Lino Fumagalli che nell'omelia ha lanciato un messaggio importante, ''quello che lo stesso professore avrebbe detto nella sua ultima conferenza e cioè tolleranza zero verso la violenza, ogni tipo di violenza, quella verbale, quella fisica, verso la mancanza di rispetto nei confronti qualunque tipo di persona indipendentemente dall’appartenenza religiosa o etnica''.

Fumagalli ha focalizzato l'attenzione su un punto fondamentale, molto caro a Zappa stesso profondo cattolico e credente come tutta la sua famiglia: il concetto della fede in Dio e nella resurrezione. ''La fede tempera il nostro dolore e sostiene la speranza - ha affermato il vescovo - siamo chiamati e siamo fatti per la vita eterna, quella scintilla che Dio ha messo nella nostra vita e nel Cristo morto e risorto''.

Accanto al feretro, il cero pasquale e il fonte battesimale segno della vita che ricomincia, del termine dell'esistenza terrena e dell'inizio di quella eterna in Dio: ''Il nostro atto di fede - ha continuato monignor Fumagalli - è la riflessione sullo stile di vita che conduciamo; guardando il cielo diventiamo più saggi sulla terra''.

Il prelato è poi passato a quella che ha definito l’ultima lezione del professor Zappa: un monito fortissimo che ha colpito l’attenzione dei presenti: ''In questa chiesa, in quest’ultima conferenza, Ausonio avrebbe detto: 'sono stato oggetto di violenza da parte di giovani a cui ho fatto del bene'. Il discorso non va limitato alla provenienza dei ragazzi ma alla violenza delle nuove generazioni che è il frutto della violenza di noi adulti. Aggressività verbale, nei gesti, nel non voler ascoltare gli altri. Noi crediamo che tutto ci è dovuto e se non lo otteniamo, ce lo prendiamo''.

Monsignor Fumagalli ha infine parlato della violenza: ''E’ troppa perché sta venendo meno la passione educativa degli adulti, mancano gli esempi formativi che il professor Ausonio Zappa impersonava, manca il rispetto dell’altro come valore assoluto. Ausonio avrebbe detto: 'ho dato tutta la mia vita per un futuro migliore, per un mondo non violento''.

Il figlio Gianluca ha anche pregato er tutti coloro che vivono la loro stessa situazione e per gli aggressori.

All'ingresso della basilica è stato distribuita una raccolta di riflessioni di uno dei figli del docente Gianluca: ''Dal martirio alla luce. Pensieri, meditazioni e preghiere di undici giorni di dolore e di grazia''.





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