ANNO 14 n° 118
Spuntano altri furti riconducibili alla banda di romeni
Il materiale sequestrato sotto la lente di ingrandimento degli uomini dell'Arma
06/04/2012 - 04:00

di Eva Kant

VITERBO – Mentre il papà delle belle arti, Ausonio Zappa, resta ricoverato in condizioni disperate nel nosocomio cittadino di Belcolle, gli uomini del Comando provinciale di via de Lellis lavorano a tamburo battente.

Dopo aver assicurato alla giustizia i quattro banditi romeni (Petrit Cosmin Ofrea, Adrian Nicusor Salicir, Daniel Ionel Ofrea, Alexander Petrica Trifan) che, nella notte tra il 27 ed il 28 marzo, avevano rapinato e picchiato brutalmente il povero Zappa (82 anni), sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri del colonnello Gianluca Dell’Agnello (nella foto) è finita quella gran mole di materiale informatico ed elettronico, sequestrato nel domicilio dei malviventi, in via della Palazzina.

Convinti sin da subito che si trattava di “materiale compendio di altri furti” (così il sostituto Paola Conti durante la conferenza stampa), i carabinieri si sono messi al lavoro e, in poco tempo, sono riusciti a trovare riscontri importanti. Come detto nei giorni scorsi sono proprio i quattro romeni i responsabili dei furti nella scuola Canevari di Viterbo e in un altro istituto di Orte.

Ma non solo. Stando a quanto si è appreso, i militari dell’Arma avrebbero raccolto molti altri elementi - ritenuti “schiaccianti” - a conferma di come la banda fosse ormai solita mettere a segno colpi nella provincia viterbese. Abitazioni private, esercizi commerciali, slot machine, ed istituti scolastici i loro bersagli preferiti.

La posizione dei quattro indagati, accusati di sequestro di persona, rapina aggravata e tentato omicidio, potrebbe quindi aggravarsi ulteriormente: intanto perché appesa al filo che tiene in vita Zappa; in secondo luogo perché, a breve, potrebbero saltare fuori altri episodi criminosi a loro riconducibili.





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