ANNO 14 n° 119
Omicidio Zappa
Condanne ridotte
in appello agli imputati
10/03/2014 - 12:46

ROMA – Vent’anni di reclusione a Cosmin Oprea e a Adrian Saracil, dieci a Trifan e otto a Daniel Oprea. Questo è il verdetto dei giudici della Corte d’Assise d’appello di Roma per i giovani romeni responsabili dell'omicidio del professor Ausonio Zappa, avvenuto la notte tra il 27 e il 28 marzo 2012 nei pressi di Bagnaia. In primo grado, il gup di Viterbo Salvatore Fanti aveva condannato all’ergastolo Adrian Nicusor Saracil e Cosmin Oprea e, rispettivamente a dodici e a sedici anni di reclusione Daniel Oprea e Alexandru Petrica Trifan.

La sentenza del giudice Fanti, arrivata a meno di un anno dal terribile fatto di cronaca, aveva suscitato reazioni positive da parte della famiglia Zappa, ma non delle difese che, già a caldo, avevano annunciato il ricorso in appello. E oggi, a due anni precisi da quella notte, è arrivata la sentenza d’appello che alleggerisce le pene dei quattro.

Intorno alle 11,30 di stamani la Corte, presieduta da Pierpaolo D’Andria, si è ritirata in camera di consiglio per emettere poi la sentenza dopo poco più di un’ora dopo. Sono stati i difensori dei due esecutori materiali dell'omicidio, Massimo Rao Camemi per Saracil e Roberto Fava per Cosmin Oprea, a chiudere il ciclo delle arringhe finali. La volta scorsa (il 14 febbraio, ndr) è stato invece il turno dei legali degli altri due imputati, Roberto Delfino per Daniel Oprea, che durante la rapina ha svolto il ruolo di palo, e Marco Russo, difensore di Trifan, figlio della badante che per diversi anni accudì la suocera di Zappa, il basista della rapina sfociata nel delitto. I difensori hanno chiesto la riforma della sentenza di primo grado e la concessione delle attenuanti generiche, contestando il cosiddetto concorso anomalo, dal momento che i loro assistiti dovranno rispondere di omicidio pur non essendo entrati nella villa di Zappa.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 45 giorni.  



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