ANNO 14 n° 119
Negati i domiciliari a uno degli arrestati
15/08/2012 - 04:00

VITERBO – Resta in carcere Daniel Ionut Oprea 25 anni, uno dei quattro giovani romeni accusati dell’omicidio del professor Ausonio Zappa, avvenuto durante un tentativo di rapina nella villa dell’anziano docente la notte tra il 27 e il 28 marzo scorso. Il Gip ha infatti rigettato la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal suo difensore. In precedenza, anche il Pm si era aveva espresso parere negativo alla concessione del beneficio.

La richiesta dei domiciliari era stata motivata con il fatto che Daniel Ionut Oprea non partecipò direttamente al selvaggio pestaggio che, dopo una decina di giorni di agonia, causò la morte di Zappa, ma era rimasto a fare da palo, insieme con Alexandru Trifan Petrica, 20 anni, considerato l’ideatore del colpo, in quanto conosceva la villa di Bagnaia per averla frequentata quando la madre faceva da badante alla suocera del professor Zappa.

A sferrare il colpo di spranga che sfondò il cranio al fondatore dell’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo e della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano furono Cosmin Oprea, 19 anni, fratello di Daniel Jonut, e Adrian Nicusor Saracil, 21 anni.

Zappa fu massacrato perché i due giovanissimi rapinatori si accorsero che stava azionando il telecomando dell’allarme. Telecomando che fu trovato in frantumi accanto al corpo della vittima.

I quattro furono arrestati pochi ore dopo per rapina e lesioni gravi dai carabinieri del comando provinciale di Viterbo. Accusa che fu tramutata per tutti e quattro in omicidio volontario in concorso dopo la morte di Zappa.

Né per il Pm Paola Conti né per il Gip Francesco Rigato, infatti, hanno ritenuto di diversificare le imputazioni nei loro confronti.

Sarà proprio su questo punto, invece, che si baseranno i difensori di Daniel Ionut Oprea e Alexandru Trifan Petrica, cioè dei due pali, per alleggerire le posizioni dei loro assistiti.





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