ANNO 14 n° 119
Omicidio Zappa, udienza slitta al 18 febbraio
Prevista la discussione della difese
09/02/2013 - 04:00

VITERBO – E’ stata rinviata per impedimento di uno degli avvocati l’udienza a carico dei quattro romeni autori della rapina ai danni del papà delle Belle Arti Ausonio Zappa, morto undici giorni dopo il fatto a causa del pestaggio subito da parte di due di loro.

Ieri mattina erano previste le discussioni del collegio difensivo ma, causa indisposizione di uno dei legali, la seduta è stata aggiornata al 18 febbraio prossimo, ore 9.

Martedì scorso (5 febbraio) si era svolta l’udienza preliminare del processo e il pubblico ministero Paola Conti, durante una requisitoria durata oltre due ore, ha chiesto l’ergastolo per Adrian Nicusor Saracil e Cosmin Oprea, che entrarono nella villa di Bagnaia di proprietà dell’anziano professore e lo uccisero dopo averlo pestato a sangue. Per Alexandru Petrica Trifan (figlio dell’ex governante di villa Zappa) e Daniel Ionut Oprea, invece, il pm Conti ha chiesto 30 e 24 anni, ridotti rispettivamente 20 e a 18 anni per via dello sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato.

I fatti risalgono alla notte tra il 27 e il 28 marzo dello scorso anno, quando Adrian Nicusor Saracil (22 anni) e Cosmin Oprea (19) fecero irruzione nell’abitazione di Zappa, su strada Romana. Colti sul fatto, lo massacrarono di botte fino a ridurlo in fin di vita mentre gli altri due complici, Daniel Oprea (25 anni), fratello di Cosmin, ed Alexantru Trifan Pertica (20) facevano i pali e aspettavano in auto fuori la villa. Il professor Zappa morì nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Belcolle dopo undici giorni di agonia. Aveva 81 anni.

I quattro banditi furono individuati ed arrestati poche ore dopo la rapina dai carabinieri per concorso in rapina, sequestro di persona e tentato omicidio. Accusa aggravatasi in omicidio volontario dopo la morte del professore.

Al processo, oltre alla famiglia Zappa, si è costituito parte civile il Comune di Viterbo (rappresentato dall'avvocato Francesca Bufalini), a seguito del tentato furto avvenuto poche ore prima del delitto alla scuola Silvio Canevari.





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