ANNO 14 n° 119
Unesco, Il cuore della patrona in processione al Duomo
08/12/2013 - 21:44

 

VITERBO - E' arrivato scortato dalle moto della polizia, a bordo di un'auto, insieme al vicario generale della diocesi don Luigi Fabbri. Alle 15,30 in punto il cuore di Santa Rosa è stato portato all'interno della cattedrale di Viterbo per festeggiare il riconoscimento a patrimonio immateriale dell'Unesco del Trasporto di Santa Rosa, avvenuto pochi giorni fa a Baku in Azerbaigian. 
All'interno del Duomo il vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli, e il vicario don Luigi hanno celebrato una breve messa in onore di Santa Rosa, ricordando che la festa del 3 settembre nasce dallo spirito religioso e su questo deve sempre basarsi. ''Oggi che il  Trasporto, il corteo storico, i facchini e in generale la festa del 3 settembre è stata riconosciuta dall'Unesco patrimonio immateriale - ha detto monsignor Fumagalli rivolgendosi alle tante persone presenti in chiesa -  dobbiamo invocare la benedizione della nostra santa patrona''. Dopo le parole del vescovo e del vicario don Luigi la festa si è spostata nella sala Alessandro IV, dove Sodalizio, Comune, Provincia e Diocesi, con i loro rappresentanti hanno raccontato le varie fasi che hanno portato alla nomina dell'Unesco.
''Questa è la festa di tutti  Nola Sassari palmi festa della città ricordare lavoro delle passate amministrazioni la festa deve essere di tutta la rete perché''Se abbiamo portato a casa questo risultato lo abbiamo fatto grazie al unione della rete. - ha commentato il sindaco Leonardo Michelini - Il nostro progetto non ha avuto pareri divergenti e subito dopo l'approvazione abbiamo sentito un fragoroso applauso poi ci siamo trovati circondati da fotografi di tutto il mondo. In quel momento - ha concluso il sindaco - Viterbo è stata al centro dell'attenzione mondiale per due minuti. E' stata un'emozione bellissima, come italiano e some sindaco di Viterbo''. Anche oggi il sindaco, come è capitato durante l'incontro di ieri in Comune, ha ribadito l'importanza dell'unione per arrivare a un fine Comune. Un'unione che si sente fortemente la sera del 3 settembre, quando i facchini rappresentano la città di Viterbo durante il Trasporto.
Per il presidente della Provincia Marcello Meroi la nomina a patrimonio dell'Unesco può portare a Viterbo interessi e sviluppo in vari settori ma senza dimenticare mai la tradizione viterbese, lo spirito popolare e religioso che lega la città a Santa Rosa.
La serata è poi proseguita con l'intervento del presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, accolto con un fragoroso applauso della sala. ''Si tratta di un evento sotrico per la città di Viterbo, un evento che condividiamo con le altre città che fanno parte della rete (Sassari, Palmi e Nola ndr). Questo spirito di unione lo sentiamo ogni 3 settembre durante il trasporto, perchè se i facchini quella sera rappresentano la città, come ha detto il sindaco, i cittadini sono tutti facchini. Grazie al loro incitamento, ogni anno, riusciamo a portare la Macchina alla basilica''. Infine ha salutato la platea con il tipico incitamento dei facchini: ''Evviva Santa Rosa''. la parola poi è passata all'assessore barelli, che ha letto le motivazioni che hanno portato alla nomina Unesco e all'ex sindaco Giulio Marini, presente al tavolo insieme alle altre autorità che ha ringraziento i parlamentari che si sono uniti nel nome della patrona e ha espresso il desiderio di vedere la città unita tutta de 'n sentimento tutto l'anno, e non solo il 3 settembre.
Il vicario don Luigi ha poi concluso gli interventi portando i saluti della caminità ecclesiale. Durante la serata, alla quale hanno partecipato tantissimi politici, i consiglieri regionali Sabatini e Valentini, Giuseppe Fioroni, Alessandro Mazzoli, i rappresentanti del Comune e della Provincia e il papà del sodalizio Nello Celestini.
Durante la serata sono stati proiettati alcuni video, tra i quali quello presentato all'Unesco che racconta la storia delle feste a spalla della rete e il servizio che è andato in onda ieri del Tg1.

VITERBO - E' arrivato scortato dalle moto della polizia, a bordo di un'auto, insieme al vicario generale della diocesi don Luigi Fabbri. Alle 15,30 in punto il cuore di Santa Rosa è stato portato all'interno della cattedrale di Viterbo per festeggiare il riconoscimento a patrimonio immateriale dell'Unesco del Trasporto di Santa Rosa, avvenuto pochi giorni fa a Baku in Azerbaigian. All'interno del Duomo il vescovo di Viterbo, Lino Fumagalli, e il vicario don Luigi hanno celebrato una breve messa in onore di Santa Rosa, ricordando che la festa del 3 settembre nasce dallo spirito religioso e su questo deve sempre basarsi. ''Oggi che il  Trasporto, il corteo storico, i facchini e in generale la festa del 3 settembre sono stati riconosciuti dall'Unesco patrimonio immateriale - ha detto monsignor Fumagalli rivolgendosi alle tante persone presenti in chiesa -  dobbiamo invocare la benedizione della nostra santa patrona''. Dopo le parole del vescovo e del vicario don Luigi la festa si è spostata nella sala Alessandro IV, dove Sodalizio, Comune, Provincia e Diocesi, con i loro rappresentanti, hanno raccontato le varie fasi che hanno portato alla nomina dell'Unesco.''Se abbiamo portato a casa questo risultato lo abbiamo fatto grazie al unione della rete. - ha commentato il sindaco Leonardo Michelini - Il nostro progetto non ha avuto pareri divergenti e subito dopo l'approvazione abbiamo sentito un fragoroso applauso poi ci siamo trovati circondati da fotografi di tutto il mondo. In quel momento - ha concluso il sindaco - Viterbo è stata al centro dell'attenzione mondiale per due minuti. E' stata un'emozione bellissima, come italiano e some sindaco di Viterbo''. Anche oggi il sindaco, come è capitato durante l'incontro di ieri in Comune, ha ribadito l'importanza dell'unione per arrivare a un fine Comune. Un'unione che si sente fortemente la sera del 3 settembre, quando i facchini rappresentano la città di Viterbo durante il Trasporto. Per il presidente della Provincia Marcello Meroi la nomina a patrimonio dell'Unesco può portare a Viterbo interessi e sviluppo in vari settori ma senza dimenticare mai la tradizione viterbese, lo spirito popolare e religioso che lega la città a Santa Rosa.La serata è poi proseguita con l'intervento del presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, accolto con un fragoroso applauso della sala. ''Si tratta di un evento storico per la città di Viterbo, un evento che condividiamo con le altre città che fanno parte della rete (Sassari, Palmi e Nola ndr). Questo spirito di unione lo sentiamo ogni 3 settembre durante il trasporto, perchè se i facchini quella sera rappresentano la città, come ha detto il sindaco, i cittadini sono tutti facchini. Grazie al loro incitamento, ogni anno, riusciamo a portare la Macchina alla basilica''. Infine ha salutato la platea con il tipico incitamento dei facchini: ''Evviva Santa Rosa''. la parola poi è passata all'assessore barelli, che ha letto le motivazioni che hanno portato alla nomina Unesco e all'ex sindaco Giulio Marini, presente al tavolo insieme alle altre autorità che ha ringraziento i parlamentari che si sono uniti nel nome della patrona e ha espresso il desiderio di vedere la città unita tutta de 'n sentimento tutto l'anno, e non solo il 3 settembre. Il vicario don Luigi ha poi concluso gli interventi portando i saluti della cominità ecclesiale. Durante la serata, alla quale hanno partecipato tantissimi politici, i consiglieri regionali Sabatini e Valentini, Giuseppe Fioroni, Alessandro Mazzoli, i rappresentanti del Comune e della Provincia e il papà del sodalizio Nello Celestini.

Durante la serata sono stati proiettati alcuni video, tra i quali quello presentato all'Unesco che racconta la storia delle feste a spalla della rete e il servizio che è andato in onda ieri del Tg1.





Facebook Twitter Rss