ANNO 14 n° 119
La Macchina di Santa Rosa candidata
a diventare patrimonio dell'Unesco
19/04/2012 - 19:19

La Macchina di Santa Rosa e le altre cosiddette ''macchine a spalla'' italiane (i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari), da ieri, sono ufficialmente candidate ad entrare nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco. Il dossier della candidatura, denominato “Feste della Rete”, l’unica presentata dalla Stato italiano per il 2013 al segretariato dell’Unesco, è stata formalizzata ieri nella Camera dei deputati.

Per Viterbo erano presenti il vicesindaco e assessore alla Cultura Enrico Contardo, il presidente del sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e i facchini Danilo Frittelli, Mario Marinetti e Alberto Fiorentini.

Le ''macchine a spalla'' hanno superato il lungo e complesso esame nazionale, eseguito dai ministeri degli Esteri e dei Beni culturali e dalla commissione italiana Unesco, per due fondamentali requisiti: ''Il fascino esclusivo proprio dei quattro tra i più antichi rituali festivi della tradizione mediterranea e l’idea originale e vincente di legare, attraverso una rete il patrimonio storico, culturale e popolare delle città delle macchine da festa portate a spalla''.

La decisione finale dell’Unesco dovrebbe arrivare nel novembre 2013, quando si riunirà il comitato intergovernativo.

''Con il passaggio di ieri – commenta il sindaco di Viterbo Giulio Marini – si concretizza un progetto portato avanti da anni, avviato dal mio predecessore Giancarlo Gabbianelli e dall'allora assessore Francesco Moltoni, che firmarono il protocollo d’intesa con le altre città che si contraddistinguono per la tradizione delle macchine a spalla. Prezioso - aggiunge - anche il lavoro svolto dai precedenti assessori alla Cultura Fabrizio Purchiaroni e Vito Guerriero, così come quello dell'attuale assessore Enrico Contardo''.

Entusiasta per il risultato ottenuto anche l'ideatrice e coordinatrice della rete Patrizia Nardi. ''Dal 2006 - dice - la rete collega alcune tra le più belle feste della cultura e della tradizione mediterranea e coinvolge comunità italiane di regioni diverse. L'indicazione della nostra candidatura - sottolinea - rappresenta un punto di partenza e non di arrivo, che noi cogliamo come uno stimolo per lavorare insieme e salvaguardare, valorizzare e promuovere questa ricchezza straordinaria alle future generazioni''.





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