ANNO 14 n° 119
Mecarini: ''Il sì dell'Unesconon è ancora arrivato''
Il presidente del sodalizio invita i politici a non utilizzare S. Rosa a fini elettorali
18/05/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – ‘’Non vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso’’. Questo il mantra ripetuto dal presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, Massimo Mecarini, a poche ore dalla notizia che dava per certa la nomina della Macchina di Santa Rosa a Patrimonio dell’Unesco.

Come dire, non fare affidamento su qualcosa che non si è ancora realizzato. E già, perché l’iter iniziato anni fa con la creazione della rete delle ‘’Grandi macchine a spalla’’ non si è concluso e non è arrivato alcun ‘’sì’’ dell’Unesco.

Il concetto è stato sottolineato più volte dallo stesso presidente del Sodalizio, il quale ha lanciato una stoccata alla politica sull’utilizzo della festa viterbese a scopi elettorali: ‘’Devo smentire categoricamente la notizia apparsa su alcuni giornali. – spiega Mecarini raggiunto al telefono da Viterbonews24 – Il sì dell’Unesco non è arrivato e il percorso non è stato ancora portato a termine. Anzi, sono in programma diversi incontri e azioni che fanno parte del progetto, come l’appuntamento che si è svolto ieri (17 maggio, alle 18) a Torino nell’ambito del Salone internazionale del libro – prosegue - e che si collega all’attività di promozione del patrimonio culturale immateriale e delle politiche unescane di valorizzazione riconducibile al piano di salvaguardia promosso dalla rete’’.

All’incontro, oltre al presidente Mecarini e ad alcuni membri del consiglio direttivo del Sodalizio del facchini, hanno partecipato le delegazioni delle altre comunità cofirmatarie del progetto: i rappresentati dei gremi della Faradda dei Candelieri di Sassari, i cullatori dei Gigli di Nola e gli 'mbuttaturi della Varia di Palmi (Reggio Calabria).

‘’Siamo ottimisti per l’ufficializzazione del riconoscimento – commenta Mecarini - ma dobbiamo stare tutti con i piedi per terra e non diffondere notizie false. Il sì arriverà soltanto quando saranno concluse tutte le pratiche burocratiche e formali. Il riconoscimento - ha concluso - è atteso in occasione dell’ottava sessione dell’Intergovernmental Committee Unesco (2-8 dicembre 2013 ndr) a Baku, in Azerbaijan’’.

Il lungo percorso che poi porterà al riconoscimento di ‘’Patrimonio dell’Unesco’’, inizia nel 2005 quando la professoressa Patrizia Nardi dell’Università di Messina, realizza con il supporto delle scuole pubbliche, il progetto d’interscambio culturale sulle caratteristiche delle quattro città, realizzando di fatto la rete delle “Grandi Macchine a spalla italiane” (della quale facevano parte anche i Ceri di Gubbio).

 

 





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